«La stazione di Terna mette a rischio la salute»

Il presidente Pellegrino scrive al ministero e chiede di rivalutare il progetto «L’impianto a Montesano sulla Marcellana è contro i princìpi del Parco»

MONTESANO SULLA MARCELLANA. La stazione elettrica che Terna vorrebbe costruire nella frazione Scalo del comune di Montesano sulla Marcellana non è compatibile con il territorio del Vallo di Diano e l’opera non rispetta nessuno dei princìpi del Parco. È questo in sintesi il pensiero di Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano e neo presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Pellegrino, da sempre al fianco del comune termale del Vallo di Diano per cercare di bloccare la realizzazione della centrale in una zona densamente abitata, non si è limitato però soltanto ad una dichiarazione verbale, ma attraverso l’area tecnica dell’Ente Parco ha fatto inviare una lettera al ministero dell’ambiente per chiedere che il progetto proposto da Terna spa venga «valutato - si legge testualmente – nella sua interezza nell’ambito di una nuova procedura di Valutazione di impatto ambientale».

Nel documento vengono evidenziati in particolar modo due aspetti, ossia il notevole impatto ambientale che l’opera creerebbe in una zona contigua del Parco su una superficie di circa 45 ettari. A questo aspetto si aggiunge anche il fatto che la stazione elettrica verrebbe realizzata in un’area che si trova tra due corsi d’acqua, Pantanelle ed Imperatore, dove si registra la presenza di un habitat naturale particolarmente raro e di un reticolo idrografico ad elevata densità. Elementi questi che con la realizzazione dell’opera potrebbero essere seriamente compromessi. «Sia chiaro che la posizione del Parco – ha sottolineato il presidente Pellegrino – è nettamente contraria ad un’opera di questo genere perché oltre a creare problemi di natura paesaggistica metterebbe a rischio anche la salute delle persone che vivono in quella zona. Un’opera che non si sposa con i princìpi del Parco e non è compatibile con il nostro territorio non può essere realizzata».

Nei mesi scorsi i comuni del Vallo di Diano hanno assunto una decisa presa di posizione contra la realizzazione della stazione elettrica approvando delle delibere per esprimere la loro contrarietà. Negli atti deliberativi delle giunte viene messo in evidenza che l’esposizione continua ai campi elettromagnetici comporta rischi per la salute che vanno dalle alterazioni al metabolismo alle conseguenze prodotte dai radicali liberi emessi dai campi elettromagnetici.

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