La Statale resta chiusa L’ira di sindaci e residenti

Negativo il sopralluogo effettuato sul tratto fra Amalfi e Conca dei Marini I primi cittadini di Positano e Praiano: «Pronti ad affiancare la protesta»

AMALFI. La Statale amalfitana resta chiusa al traffico veicolare e le comunità di Positano e Praiano, separate dal resto della Costiera dallo scorso 14 gennaio, si preparano alla “rivolta”. Il sopralluogo, effettuato ieri mattina, infatti, nonostante la riunione in Prefettura avesse fatto intendere altro, non ha dato gli esiti sperati e, quindi, la riapertura della principale carrabile della Divina, interdetta alla circolazione al chilometro 26,500, al confine tra Amalfi e Conca dei Marini, è stata procrastinata “sine die”.

Troppo pericolosa, a detta degli esperti, la frattura del costone roccioso collassato e, dunque, a dispetto della bonifica, non è stato dato il nulla osta, sebbene da tanti giorni oramai non si lavori più e gli interventi di disgaggio dei massi instabili siano terminati da tempo. Per dichiarare nuovamente idonea la striscia d’asfalto alla circolazione occorrerebbe, in base a quanto stabilito dai tecnici, fissare le reti paramassi ma, al momento, non si capisce non solo chi debba effettuare l’operazione ma pure chi debba finanziarla.

E in questo clima di menefreghismo generale, a pagare le conseguenze per l’inerzia di un sistema che fa acqua da tutte le parti sono i cittadini della parte più occidentale del comprensorio, costretti a veri e propri tour de force per raggiungere le scuole, gli uffici pubblici, gli ambulatori dell’Asl e l’ospedale. «La situazione è davvero imbarazzante – tuona il sindaco di Positano, Michele De Lucia – e i positanesi si sentono oramai presi in giro. A questo punto si sta veramente sfiorando il ridicolo, in quanto non sono stati rispettati gli accordi presi lunedì scorso, e ciò dimostra la pochezza di chi ci rappresenta a livello sovracomunale, che si lava le mani dei problemi e lascia a noi sindaci tutte le responsabilità. Perciò adesso non sono più in grado di garantire nulla e non posso neppure escludere proteste eclatanti, sempre nel rispetto della legalità».

A rincarare la dose è il primo cittadino di Praiano, Giovanni Di Martino. “L’amministrazione da me guidata – evidenzia – non può tollerare un ulteriore rinvio della riapertura della 163 e, soprattutto, lo scarico di responsabilità al quale stiamo assistendo da circa un mese, anche perché esistono problemi di ordine pubblico e sanitari. E saremo anche noi al fianco dei cittadini qualora decidessero di scendere in piazza. Mi dispiace enormemente, inoltre, che gli altri enti stiano rendendo vano il reale impegno della Prefettura, disattendendo gli accordi».

Gaetano de Stefano

©RIPRODUZIONE RISERVATA