La stangata d’inizio anno si abbatte sull’automobile

Rincari per il carburante e le contravvenzioni. Via le agevolazioni sul bollo Aumenta anche l’acqua potabile. Tassate le ricariche per le sigarette elettroniche

C’è chi dice che saranno dodici e chi, nel conteggio, è andato ben oltre. Una cosa è certa: ad accogliere il nuovo anno, com’è ormai consuetudine, sono stati anche un bel po’ di rincari. Alcuni in verità di lieve entità: ma c’è da scommettere che il totale, a fine anno, farà sentire il suo peso sui bilanci delle famiglie e delle imprese. Chi insomma s’è cullato sul tanto pubblicizzato calo delle tariffe di luce e gas (rispettivamente -3 e -0,3%) non farà probabilmente in tempo a quantificare i risparmi, che dovrà convogliarli per intero, con ovvie maggiorazioni, sui nuovi aumenti. Aumentano innanzitutto acqua potabile, benzina, gasolio per autotrazione, multe per violazioni al codice della strada, tasse automobilistiche per auto e moto ultraventennali, pedaggi autostradali, contributi previdenziali per commercianti, artigiani e iscritti alla gestione separata. Ed ancora tasse su per fondi previdenziali, Tfr, pellet, birra.

Ma andiamo con ordine. Rincari in vista per le bollette idriche: un nuovo metodo di calcolo delle tariffe, scattato già lo scorso anno, determinerà rincari sulle fatture 2015, stando alle stime dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, nell’ordine del 4,8%. Dovrebbero aumenteranno anche benzina e gasolio, ma non è dato ancora sapere con certezza di quanto dal momento che i rincari sono stati provvisoriamente congelati. Una clausola di salvaguardia prevede maggiori introiti per lo Stato di 671,1 milioni per il 2015.

Quanto alle multe, l’aumento è “automatico”: il Codice della Strada (articolo 195) prevede infatti un adeguamento biennale all’inflazione di tutte le sanzioni pecuniarie. L’ultimo è scattato nel 2013. Di conseguenza, da quest’anno, multe più care (sia pur di “appena” lo 0,8%).

Niente più esenzione dal bollo (e niente più bollo forfettario) per auto e moto ultraventennali, che non sono più considerate d’epoca: lo prevede la legge di Stabilità. Pagheranno come tutte le altre auto. I pedaggi autostradali aumenteranno in media dell’1,5%. Un rincaro questo che dovrebbe, al sud, riguardare la sola autostrada A30 (1,46%). Ma per chi viaggia molto verso il nord della penisola (e per le imprese di autotrasporto), il peso sul portafogli si farà sentire eccome.

Contributi più salati per gli artigiani (la cui aliquota passa dal 22,20% al 22,65%), per i commercianti (dal 22,29% al 22,74%) e per gli iscritti alla gestione separata (dal 22 al 23,5% per gli iscritti ad altra forma previdenziale e per i pensionati; dal 27,72 al 30,72% per gli autonomi iscritti alla sola gestione separata). Iva più cara, infine, per pellet (22%), birra e altri prodotti alcolici. Nuova tassa (3,33 euro a ricarica) anche sulle sigarette elettroniche.

Remo Ferrara

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