La spiaggia delle “Dune” torna di tutti 

Palinuro, blitz della Guardia costiera: sigilli a ombrelloni e sdraio che occupavano abusivamente l’arenile delle Saline

CENTOLA. La spiaggia di tutti era diventata la spiaggia di pochi e rigorosamente a pagamento. A Palinuro, in località Saline, dove la Capitaneria di Porto ha liberato e restituito alla pubblica fruizione tremila e cinquecento metri di spiaggia e denunciato a piede libero, per occupazione abusiva di suolo demaniale, il legale rappresentate del lido-discoteca “Le Dune”. Sotto sequestro sono finiti 72 ombrelloni e 130 sdraio ma anche due privè realizzati a pochi metri dalla pista da ballo. Il blitz, diretto dal tenente di vascello Giovanni Paolo Arcangeli, ha preso il via nel pomeriggio di giovedì ma i sigilli sono scattati solo in serata, quando i bagnanti hanno lasciato spontaneamente l’arenile.
I guardiacoste, con a capo il maresciallo Massimo Angeloni che aveva monitorato per alcuni giorni la situazione, sono intervenuti a colpo sicuro, con l’ausilio di un tecnico del Comune e in stretto contatto telefonico con il procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania Paolo Itri. Hanno verificato la situazione, misurato tutto, documentato lo “stato di fatto” e agito di conseguenza.
In particolare il responsabile della struttura aveva occupato il doppio dell’area che aveva avuto in concessione, invadendo circa 70 metri di fronte mare in più e occupando complessivamente circa 3500 metri quadri di arenile non autorizzato.
«Il muro di ombrelloni che ogni mattina sorgeva sulla spiaggia finissima delle Saline è stato finalmente abbattuto e la spiaggia è tornata ad essere di tutti», raccontano ora soddisfatti i guardiacoste. L’amministratore della società che gestisce la struttura è stato deferito all’autorità giudiziaria del tribunale di Vallo della Lucania e dovrà rispondere di occupazione abusiva di suolo demaniale e per le innovazioni non consentite. La notizia, naturalmente, ha fatto velocemente il giro del comprensorio: “Le Dune” sono un luogo simbolo della movida nel basso Cilento e sono particolarmente gettonate da giovani provenienti da ogni parte d’Italia. Ora il responsabile ha 60 giorni per poter produrre memorie difensive e chiedere il dissequestro delle attrezzature.
Intanto il comandante Arcangeli ha annunciato che «i controlli della Capitaneria di porto proseguiranno anche nei prossimi giorni, lungo l’intero tratto di costa da Pisciotta a Sapri, per restituire ai cittadini quei tratti di spiaggia libera, dei quali al momento non possono fruire liberamente». Soddisfazione per l’operazione è stata invece espressa da numerosi bagnanti e residenti.
Vincenzo Rubano
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