La spiaggia creata dai ritardi degli enti 

Gallozzi attribuisce la formazione dell’arenile alla mancata realizzazione delle opere di protezione a Sud del nuovo porto

Agostino Gallozzi non ci sta. Smorza con decisione le polemiche sollevate da alcune associazioni ambientaliste su Marina d’Arechi, contrasta anche il parere di diniego della Soprintendenza sul progetto del lido balneare, a cui invece precedentemente la Commissione locale per il paesaggio del Comune aveva dato parere favorevole. «Sento e leggo notizie assolutamente prive di fondamento – esordisce Gallozzi– ma per far comprendere bene come stanno le cose è bene partire dall’inizio ed inquadrare il progetto Marina d’Arechi, oggi completamente realizzato nella prima fase, che comprende le opere a mare, tenendo conto di come sarebbe dovuto essere il litorale salernitano a levante ed a ponente».
Gallozzi è un fiume in piena. Ci mostra un video con la genesi progettuale del Marina consegnato allo studio idraulico marittimo HR Walligford – il più avanzato istituto di Ingegneria marittima d’Europa – che ne ha realizzato un modello fisico messo in vasca per sei mesi e sottoposto a mare e vento simulati da ogni angolazione e rimodulato sulla base delle risultanze ottenute.
«Un investimento ardito – spiega Gallozzi – dal punto di vista economico sviluppato con la voglia di realizzare un progetto infrastrutturale importante senza risorse pubbliche a fondo perduto. Un project financing, per il quale, al momento in cui parliamo, sono stati già investiti oltre 80 milioni di euro. Una delle più grosse iniziative di impresa che si sono sviluppate nella nostra provincia, articolato su due fasi: la prima, relativa alla realizzazione delle opere a mare, il “marina” vero e proprio, che rappresenta il nucleo dell’infrastruttura di interesse pubblico; e la seconda, relativa alle cosiddette opere a terra, che includono il ponte, l’edificio di Calatrava, i locali lungo il canale lato terra, le aree di parcheggio.
Quindi non c’è traccia, nel progetto, della spiaggia?
Arriviamo al dunque. Il progetto del Marina è stato inquadrato e teneva conto, della funzionalità degli interventi a difesa della costa, mirati al ripascimento delle spiagge, che il Comune di Salerno avrebbe dovuto contestualmente realizzare, nelle aree immediatamente limitrofe, a Sud ed a Nord. L’intervento a Sud, collegato alla questione sollevata in merito alla spiaggia del Marina era stato previsto con la realizzazione di un certo numero di dighe ortogonali alla linea di costa, la prima delle quali a poca distanza dal lato Sud del Marina. La funzione delle dighe era quella di intercettare ed intrappolare la sabbia trasportata dal mare, lungo la costa, consentendo un ripascimento naturale delle spiagge a Sud del porto. Esse avrebbero dovuto impedire alla sabbia trasportata dal mare di giungere al Marina d’Arechi. Il progetto,adeguandosi a questa impostazione, non prevedeva assolutamente la formazione di una spiaggia limitrofa al proprio confine Sud.
La mancata realizzazione di questi interventi avrebbe quindi creato “naturalmente" una spiaggia?
Assolutamente sì. In questo modo è venuta meno la funzione delle dighe, previste ad intercettazione della sabbia trasportata dal mare lungo la battigia in direzione Nord, e così al Marina d’Arechi è stato naturalmente trasportato un flusso di sabbia che non avrebbe dovuto raggiungerlo e che si è accumulata a ridosso della scogliera Sud del canale. Se non fosse stata realizzata la scogliera, la sabbia si sarebbe incuneata e depositata nel canale retrostante il Marina, creando un vero e proprio stagno di acqua salmastra, impedendo il completamento del progetto con la realizzazione delle opere a terra.
C’è chi sostiene che anche la strada di collegamento tra terraferma e porto abbia interferito.
È doverosa una precisazione in merito alla strada provvisoria di collegamento, che è stata realizzata sulla sommità della scogliera prevista dal progetto sul lato Sud, senza modificare la sagoma d’ingombro dell’intero intervento sul mare approvata in conferenza dei servizi.
Il progetto iniziale resterà invariato o subirà qualche modifica alla luce di quanto è emerso?
Tutto sarà realizzato così come previsto ed approvato, anche le opere di Calatrava. È evidente che il progetto deve necessariamente essere attualizzato anche alla luce degli ultimi accadimenti. E proprio su questi temi relativi alla funzionalità integrativa tra le opere di difesa e ripascimento del litorale previste dal Comune ed il Marina, al fine di individuare ogni più idonea soluzione, la Regione ha indetto un incontro tecnico allargato a tutte le componenti istituzionali ed amministrative.
Carla Polverino
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