La sosta gratuita in città Nuove regole e tagliandi

La Multiservizi corre ai ripari dopo lo scandalo dell’uso indiscriminato dei ticket Sui permessi ora comparirà il numero di targa dell’autovettura del beneficiario

Fine della pacchia per i furbetti del parcheggio che per mesi hanno utilizzato - senza averne più diritto - i tagliandi di sosta che permettevano loro di non pagare un euro per parcheggiare nella city. Erano in tanti, ex consiglieri comunali e delle partecipate, assessori e ex dirigenti, ma anche amici degli amici che usufruivano da tempo ed a "scrocco" di questo benefit. Dopo la denuncia partita dal nostro quotidiano, l'amministratore unico della Eboli Multiservizi spa, Sergio Antonini, aveva avviato una serie di controlli.

La mancanza di dati certi su quanti possedevano il permesso di sosta gratuito ha costretto l'amministratore della partecipata a richiedere all'amministrazione comunale l'elenco di coloro che hanno diritto ai tagliandi sosta gratuita.

Nei prossimi giorni i beneficiari di tale agevolazione dover sottoscrivere una liberatoria di possesso con l’inserimento del numero della targa della propria auto. In questo modo sarà possibile avere un monitoraggio completo degli aventi diritto al benefit con una maggiore trasparenza verso i cittadini che pagano regolarmente la sosta.

I nuovi permessi, oltre alla trascrizione del numero di targa dell'auto privata utilizzata, avranno anche un colore diverso da quello attualmente usato. Una volta completato il ritiro dei vecchi bollini e la consegna dei nuovi agli aventi diritto, tutti quelli che utilizzeranno i permessi non più in vigore esponendoli sul parabrezza della propria vettura per evitare di pagare la sosta, saranno multati dagli ausiliari del traffico. «È stato necessario questo cambiamento - ribadisce l'amministratore unico della Eboli Multiservizi, Antonini - dopo le polemiche delle scorse settimane sull’uso indiscriminato dei permessi di sosta. Per una maggiore trasparenza sono stati stampati dei nuovi ticket di colorazione diversa e dovranno essere utilizzati come stabilisce la delibera comunale. Questo per rendere più fruibile il servizio offerto ed evitare in futuro ulteriori polemiche».

La querelle era scoppiata qualche mese fa, quando diversi cittadini lamentarono l'utilizzo improprio di permessi di sosta da parte di ex consiglieri, ex assessori e dirigenti. Costoro, nonostante non ricoprissero più alcun ruolo pubblico, continuavano senza problemi ad avvalersi di questo beneficio per evitare il pagamento della frazione di sosta, esponendo il ticket scaduto.

Sergio Macellaro

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