INFRASTRUTTURE A SALERNO

La soluzione tecnica di Porta Ovest frenata da inchieste e default

Ancora fermo il cantiere dell’appalto da 150 milioni di euro

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SALERNO - È l’opera che dovrà liberare dai tir il viadotto Gatto: per raggiungere l’autostrada o lo scalo marittimo i mezzi pesanti dovranno percorrere dei tunnel in fase di realizzazione. Il cantiere “Porta Ovest”, finanziato con circa 150 milioni di euro dall’Unione europea, però, oltre ad essere altamente strategica è anche maledettamente dannata, perché in quest’anni è stata al centro dell’attenzione, soprattutto della magistratura inquirente. E non sono mancati nemmeno altri inconvenienti proprio quando l’aspetto giudiziario sembrava risolto, in quanto si è materializzata pure la crisi della Tecnis, la società siciliana che vinse l’appalto. Impresa che, dopo varie vicissitudini, è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria, e che adesso ha messo in vendita il cantiere. Da qualche mese il responsabile unico del procedimento è Francesco Messineo , segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centrale, in virtù del protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Salerno. I lavori, tuttavia, per il momento, sono ancora fermi, in quanto nonostante sia stato perfezionato il fitto del ramo d’azienda, il cantiere “Porta Ovest” non è ripartito perché mancano le polizze assicurative. Il nodo Cernicchiara. In attesa che i problemi si risolvano e che finalmente si possa riprendere a pieno ritmo, si stanno cercando di risolvere le altre criticità. E, in particolar modo, quella relativa allo svincolo di Cernicchiara. È in corso un tavolo tecnico tra Comune, Regione e Anas in quanto non c’è un progetto approvato. Si stanno vagliando vari particolari costruttivi dello svincolo, sia per i veicoli che arrivando da Fratte, dovranno immettersi verso il porto, sia per la gestione di tutti i vari incroci che ci sono per e mezzi che arriveranno dalle gallerie e per il traffico proveniente dall’autostrada. Sul tavolo c’è pure la questione relativa all’interferenza del cantiere con l’autostrada Napoli-Salerno. In questo senso sono in corso interlocuzioni con il ministero competente. La scadenza fissata dall’Ue. Tutti i tasselli del complicato puzzle, dunque, sembrano poter andare al loro posto, anche perché si deve ancora realizzare il 40% dell’opera e l’obiettivo dichiarato è quello di terminare i lavori entro il 2022. Tra 4 anni, difatti, dovranno essere rendicontati i lavori all’Unione europea, che ha finanziato l’intervento che, in estrema sintesi, prevede la sistemazione dello svincolo autostradale in zona Cernicchiara e, in particolare, la realizzazione di un nuovo ramo di uscita autostradale per gli utenti dell’autostrada provenienti da Reggio Calabria. E la costruzione di una galleria a doppia canna, ognuna a doppia corsia e senso unico di marcia, tra l’area di Cernicchiara e via Ligea/Porto. Le operazioni relative al primo stralcio del primo lotto sono state completate. Nel 2013 è stato dato il via agli interventi del primo stralcio del secondo lotto. Al 31 agosto 2017 risultano scavati 2 mila 948 metri di galleria (circa il 60% del totale di 4 mila 950 metri previsto in progetto) ed emessi 16 ben stati di avanzamento lavoro, per un importo complessivo 45 milioni 618 mila euro (circa il 39% dell’importo contrattuale di 115 milioni 917.428,54 euro. Adesso devono essere completati i rivestimenti del tratto scavato (“arco rovescio” e “calotta”) sui quattro fronti di scavo.

Gaetano de Stefano