La sinistra converge sul nome di Lambiase

Riunione-fiume a Cava de’ Tirreni con il segretario regionale di Sel, Scala Franco Mari e Margaret Cittadino tra i candidati nella lista “Salerno di tutti”

SALERNO. Non c’è ancora l’ufficialità ma ieri sera, in un incontro a Cava de’ Tirreni, la sinistra pare abbia definitivamente sciolto le riserve puntando sul nome di Gianpaolo Lambiase. Sarà l’ex assessore all’Urbanistica della Provincia di Salerno a guidare la lista che mette insieme Sel, Rifondazione comunista e Possibile più, ovviamente, tutto il popolo dei movimenti. Il diretto interessato non conferma l’indiscrezione ma nella cittadina metelliana, l’architetto salernitano ha incontrato il segretario regionale di Sel, Tonino Scala subito dopo la presentazione del libro di Scala: “Lo spicciafaccende” alla libreria Rodaviva.

Nei giorni scorsi erano circolati anche i nomi del segretario provinciale di Sel, Franco Mari e quello di Andrea De Simone. Quest’ultimo però, ha sempre smentito la voce di una sua discesa in campo. «Candidatura al Comune? Mai pensato, mai proposto, mai chiesto. Sono tornato in campo per realizzare il sogno di una nuova ed unitaria forza della sinistra e per difendere la costituzione. Non capisco perché - ha spiegato - si continua a confondere un rinnovato impegno politico con le canditature. Ho già dato tanto. Ho avuto già tanto. Lavoro per la nascita di un nuovo soggetto a sinistra e per far crescere una nuova classe dirigente». L’ex senatore si dice però disponibile a dare «una mano a chi scende in campo per una dura e coraggiosa battaglia contro “il sistema affaristico,con una regia politica” come ha recentemente scritto un magistrato salernitano». Un impegno che però non si tradurrà in una candidatura al consiglio: «Voglio dare una mano alla sinistra. Non da canditato ma da sostenitore di forze nuove. Io vorrei coinvolgere la sinistra che sta fuori dalle attuali formazioni.La sinistra ha bisogno di una sola casa, molto più grande di quelle piccole che ci sono». E aggiunge: «Chi vuole rappresentare questo progetto ha tutto il mio sostegno. Voglio dare un contributo programmatico ed anche elettorale». Ma De Simone non nasconde che le indiscrezioni pubblicate in questi giorni dai giornali, «mi hanno consentito di parlare con tantissime persone che mi hanno chiesto e, lo confesso, anche incoraggiato. Mi ha fatto piacere verificare che il patrimonio di rapporti anche umani non si è disperso. A tutti - ha concluso - ho detto di dare una mano alla sinistra che certamente nascerà anche a Salerno».

Il segretario provinciale Franco Mari, tra i primi insieme a Loredana Marino - segretario provinciale di Rifondazione - a lanciare il progetto “Salerno di tutti” sembrerebbe disposto comunque a candidarsi nella lista con la consapevolezza, anche lui, della necessità di dare un contributo costruttivo al cambiamento. Del resto, in questi mesi di avvio di campagna elettorale, tanto Mari che Lambiase, sono state le figure forse più esposte, da sinistra, nella critica al “modello Salerno”. Lo hanno fatto con iniziative che vanno dal processo l’urbanistica salernitana (la “città rospo”, il consumo di suolo) della città fino alla dolorosa vertenza dell’ex Ideal Standard. Un dibattito alimentato dalle incursioni di Andreas Andreou - L’altra Europa per Tsipras - che sposava la linea del cambiamento introducendo elementi di raggionamento che coinvolgessero il più possibile i comitati. Un fil rouge tenuto insieme dal professore Pino Cantillo che ha fatto spesso da “padre nobile” della sinistra salernitana lavorando ad un dibattito sulla scelta del candidato che mettesse in primo piano l’idea-progetto del cambiamento, prima ancora dei nomi. Nomi che comunque continuano a circolare, anche se non con la stessa sperequazione che governa le scelte degli altri candidati a sindaco. Tra questi l’ex sindacalista della Cgil, Margaret Cittadino che dovrebbe essere la dotta su cui punterebbe proprio Rifondazione.

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