la decisione

La sindaca cerca di recuperare gli altri beni

L’amministrazione comunale, guidata da Cecilia Francese, è al lavoro per riportare i beni in capo al Comune. La prima cittadina, avvalendosi del supporto dell’ufficio tecnico e, in particolare, dell’a...

L’amministrazione comunale, guidata da Cecilia Francese, è al lavoro per riportare i beni in capo al Comune. La prima cittadina, avvalendosi del supporto dell’ufficio tecnico e, in particolare, dell’avvocatura, diretta da Giuseppe Lullo, sta facendo la conta del patrimonio disperso.

Per quel che riguarda i terreni di Tavernola, i tecnici comunali hanno dovuto rintracciare gli eredi dell’ultimo proprietario dei lotti, occupati ai principi degli anni Settanta: il titolare era deceduto da tempo, ma i suoi discendenti hanno consegnato le carte a Palazzo di Città. Negli uffici, ad ogni modo, si lavora pure per riprendersi altre proprietà comunali che diverse amministrazioni avevano dimenticato: è il caso, ad esempio, degli undici ettari di terra del rione Taverna, tra via Parmenide e via Bosco Primo, in prossimità della nuova scuola “Sandra Penna”. Il paradosso, infatti, è che quei terreni, dapprima di proprietà degli Ospedali riuniti di Napoli e poi, con la nascita delle unità sanitarie locali, sul finire degli anni Settanta, passati in seno al Comune di Battipaglia, sono finiti, a causa di inghippi burocratici e giuridici, tra le mani di chi, proprio dai nosocomi partenopei, le aveva precedentemente ricevute in fitto.

In alcuni casi, come per l’area della scuola o degli orti sociali, quei lotti sono finiti nel novero dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Quando poi, in quei casi, il Comune prese atto della volontà, da parte dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, di assegnarli comunque all’Ente,per accelerare i tempi, accettò di farli passare comunque per beni confiscati.(c. l.)

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