La scuola Vicinanza si riprende le aule 

Completato il trasloco degli uffici della giustizia civile, gli allievi in festa. Saranno modificate le modalità d’ingresso

Dopo 34 anni la scuola Vicinanza si riappropria degli spazi che erano stati occupati dalla giustizia civile. Terminato il trasloco degli uffici giudiziari alla Cittadella, si conclude la lunga attesa dei piccoli studenti e delle insegnanti che ora avranno a disposizione nuovi spazi per la didattica.
La festa. Il passaggio di consegne dal Tribunale al Comune e, quindi, alla scuola è stato festeggiato dai bimbi con striscioni e con un lungo corteo dal vecchio al nuovo accesso su Corso Garibaldi. E anche il cappello storico di Giacinto Vicinanza ha trovato una nuova sistemazione in una teca ad hoc. Alla cerimonia di consegna c’erano la presidente della Corte d’Appello, Iside Russo, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, l’assessore alla Pubblica istruzione, Eva Avossa, la consigliera comunale, Paola de Roberto, l’onorevole del Pd, Piero De Luca. Particolarmente soddisfatte ed emozionate le maestre e i genitori, rappresentati dal presidente del consiglio d’istituto, Claudio Preziosi. «Fino all’ultimo abbiamo avuto paura di non farcela, invece siamo qui», confida la dirigente scolastica, Sabrina Rega poco prima di ricevere ufficialmente le chiavi del nuovo ingresso dal primo cittadino. In prima fila, tra i bimbi e le maestre c’erano anche Luca Masini, procuratore capo reggente e Leonida Primicerio, procuratore generale presso la Corte d’Appello. «La Vicinanza è una scuola importante e ricca di storia dove si sono formate generazioni di salernitani che hanno dato nella vita prova della loro capacità, una scuola d’eccellenza - ricorda il primo cittadino - che finalmente ritornerà al suo ruolo, con l’aiuto della magistratura che ha liberato i locali con grande disponibilità dandoci la possibilità di restituire l’intero impianto alla sua funzione originaria». Un momento «importante sia per il mondo della giustizia che della scuola», perché, come considera la presidente Russo, «è rappresentativo della sinergia tra le istituzioni che devono lavorare insieme nell’interesse dei cittadini, in modo particolare dei bambini della scuola elementare, primo luogo di educazione, insegnamento dei valori».
La nuova scuola. Terminati i festeggiamenti, mentre i piccoli studenti ritornano tra i banchi, si dovrà pensare ai lavori e - soprattutto - a recuperare i soldi che l’amministrazione deve impiegare per la riqualificazione degli spazi dove ancora restano i segni del lavoro delle aule di giustizia. Finora, i tempi non sono ancora chiari, anche perché la scuola ha partecipato a un bando regionale e attende l’esito. La struttura era stata pensata per una scuola, quindi, non si dovranno operare grosse modifiche. Secondo il progetto dell’architetto Marco Niola che la scuola ha deciso di adottare, il primo cambiamento sarà negli ingressi: i piccoli delle materne, entreranno da Corso Garibaldi; i bimbi delle elementari da Corso Vittorio Emanuele. Al piano terra ci saranno le aule della scuola dell’infanzia con l’area giochi e la mensa dedicata. Ci saranno anche la palestra, i laboratori e l’Aula Magna. Salendo al primo piano si trovano gli uffici della direzione, una sala mensa, il fronte office, altre aule per l’asilo e un museo permanente. Al secondo piano, invece, sono previste le aule per la scuola primaria, la sala dei professori, un’altra mensa, l’archivio, la biblioteca e altri laboratori per i piccoli studenti delle elementari.
Gli spazi da recuperare. Con il trasferimento anche della giustizia penale verso la Cittadella giudiziaria, si posso incominciare a programmare anche gli interventi per gli spazi che si libereranno. Alla scuola Pirro c’è l’urgenza d’installare urgentemente la scala di sicurezza, ma bisogno comunque immaginare anche una serie di altri lavori. Poi c’è il Regina Margherita e - su questa questione - il sindaco ha annunciato di aver già incontrato la dirigente scolastica e di aver fatto un primo sopralluogo degli spazi.
Eleonora Tedesco
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