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La Scognamiglio trasferita di sede. Aperta pratica al Csm

SALERNO. Si mette davvero male per il giudice Anna Scognamiglio. Il presidente dell’ufficio giudiziario partenopeo, Ettore Ferrara, ha disposto il suo trasferimento dalla prima sezione civile. A...

SALERNO. Si mette davvero male per il giudice Anna Scognamiglio. Il presidente dell’ufficio giudiziario partenopeo, Ettore Ferrara, ha disposto il suo trasferimento dalla prima sezione civile. A questo si aggiunge per il giudice Scognamiglio un rischio più grosso: quello di dover lasciare il capoluogo campano e le sue funzioni di giudice, visto che il Csm ha aperto nei suoi confronti «una pratica per incompatibilità ambientale e funzionale», come ha annunciato il vice presidente Giovanni Legnini che ha anche specificato che «come accaduto per Palermo saremo velocissimi nei limiti consentiti dalle norme in vigore».

Una tegola che potrebbe non rimanere isolata, considerato che anche il procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo, titolare dell'azione disciplinare per le toghe, ha avviato sul suo caso accertamenti preliminari.

Ma, come diceva un noto conduttore televisivo, non finisce qui. Il collegio dei probiviri dell’Anm ha deliberato di richiedere al Csm ed al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma «gli atti ostensibili relativi ai comportamenti oggetto di recenti notizie stampa del giudice Anna Scognamiglio del Tribunale di Napoli (iscritta all'Associazione)». Il collegio dei probiviri, riunitosi oggi, era composto da Bruno Di Marco (presidente) da Giuliana Civinini, da Piercamillo Davigo e da Armando Spataro.

Insomma, per il magistrato la vicenda avrà pesanti strascichi non solo dal punto di vista giudiziario ma anche professionale.

Intanto, lei ribadisce la sua versione, ovvero che era separata in casa con il marito. I due, ormai, vivevano vite separate e avevano pochissimi contatti, certamente non relativi al suo lavoro.

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