La salma di Federico sta tornando a Stio

Eseguita l’autopsia sul giovane morto a Berlino. Manifesto dei familiari: «Niente rito religioso»

STIO. Dovrebbe rientrare nelle prossime ore in Italia la salma di Federico Fiorillo, il trentunenne originario di Stio, che ha trovato la morte a Berlino, una settimana fa, mentre era in vacanza. Sul caso vige il più stretto riserbo e ancora non è dato conoscere quali sono stati i riscontri dell’autopsia, praticata sul corpo del giovane. Fiorillo, giunto da qualche giorno nella capitale tedesca per allacciare rapporti professionali tesi a commercializzare i prodotti della sua azienda agricola, “Li Vacanti”, aveva trovato la morte domenica pomeriggio scorsa mentre stava partecipando a un party insieme ad amici. Dalle notizie trapelate, il giovane ha avvertito un malore, è stato soccorso e portato in ospedale dove però, poco dopo, è sopraggiunto il decesso. Fiorillo non soffriva di patologie e quindi la polizia tedesca ha indirizzato le indagini al fine di comprendere se alla festa il giovane abbia assunto sostanze che abbiano potuto causarne il decesso. Ma tali circostanze non sono state chiarite e la vicenda è avvolta ancora da un alone di mistero.

Ieri i genitori del ragazzo, entrambi medici, la madre presta servizio nel reparto pediatria dell’ospedale di Vallo della Lucania e il padre presso il Saut di Gioi, hanno fatto affiggere un manifesto nel comune di Stio, dove risiedono. «Giuliano, Valentina (fratello minore e sorella maggiore di Federico), Pasqualina e Alfonso Fiorillo (genitori del trentunenne) ringraziano quanti, in cuor loro, condividono la perdita di Federico. La famiglia desidera vivere questo momento in forma strettamente privata. Non sarà celebrato rito religioso e si dispensa da visite e altre manifestazioni di cordoglio. Grazie». Poche righe scritte su foglio bianco nel quale la famiglia manifesta ai propri concittadini di voler vivere il momento di dolore per la perdita del loro caro in solitudine. Non verrà quindi celebrato alcun rito religioso, dalle notizie apprese è possibile che il corpo del giovane possa venire cremato.

La notizia della morte del trentunenne cilentano giunse alla famiglia la scorsa settimana tramite l’ambasciata italiana in Germania. Non appena appresa la notizia, i familiari si precipitarono a Berlino per comprendere le ragioni del decesso del proprio figlio, partito per una vacanza, allo stesso tempo, di piacere e di lavoro. Ma il suo viaggio si è trasformato in tragedia, lasciando increduli i familiari e l’intera comunità cilentana.

Andrea Passaro

©RIPRODUZIONE RISERVATA