La “rivolta” dei netturbini al Comune

Nocera Superiore, rischiano il posto di lavoro: ieri sono saliti sul tetto del municipio per manifestare la loro rabbia

NOCERA SUPERIORE. A Nocera Superiore la questione degli operatori ecologici sta prendendo una piega drammatica.

Ieri mattina, tre lavoratori del gruppo di spazzamento, sono saliti fin sopra il tetto di Palazzo di Città. Lì a più di dieci metri dal suolo, urlando alla gente che passava la loro disperazione per non avere ancora un lavoro da quasi tre mesi, hanno affisso uno striscione di stoffa con sopra scritto: “Sindaco ridacci la dignità, il lavoro”.

In pochi minuti, la città davanti la Casa Comunale si è fermata. Traffico rallentato, curiosi, giornalisti. Sono giunti i carabinieri della Locale stazione di Nocera Superiore per calmare gli animi.

Presenti anche gli uomini della Polizia municipale e i Vigili del Fuoco che hanno gonfiato il cuscino d’aria per evitare eventuali tragedie. I tre operatori hanno più volte fatto penzolare dal cornicione una gamba e urlato in basso che il Sindaco non aveva voluto riceverli.

Le cancellate del Comune sono state chiuse al pubblico e l’edificio praticamente blindato. «Siamo stati dal prefetto la scorsa settimana e il sindaco si era preso l’impegno di risolvere la questione in 2 o 3 giorni»: a parlare è uno dei tre operatori ecologici, sul tetto, raggiunto telefonicamente.

«Volevamo parlare con lui e non ha voluto riceverci, rimandandoci a mercoledì. Ma noi non possiamo tornare a casa perché le nostre famiglie hanno bisogno di soldi. Questa è una questione politica», tuona al telefono il lavoratore.

Passano alcuni minuti e a presentarsi davanti al Comune è anche Leonardo Tortora, il responsabile provinciale Cgil del reparto igiene/ambiente.

«Deve essere firmato un protocollo di intesa. L’articolo sei 6 del Contratto Nazionale del Lavoro, indicato nel capitolato, dice espressamente che i lavoratori hanno diritto al passaggio di cantiere previo accordo tra la ditta precedente e quella vincitrice del bando di gara, qualora gli stessi lavoratori abbiano offerto servizio per almeno 8 mesi», conclude Tortora.

Da parte del sindaco Gaetano Montalbano, comprensione sotto il profilo umano, pur specificando che i 15 operai in questo momento non hanno alcun rapporto di lavoro con il comune.

Il problema si trascina già dalla fine di luglio, quando i 15 operatori ecologici rimasero senza contratto.

Intanto era stato emanato un nuovo bando di gara, che è risultato annullato per mancata idoneità della Impresud e per errori commessi dalla Tekra di Angri nell’offerta. Come sempre resta aperta in vari comuni del comprensorio la vertenza spazzatura.

Situazioni di tensione in passato si sono registrate anche a Nocera Inferiore e Cava per la complessa vicenda legata alla Seta.

Davide Speranza

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