La Regione sblocca 50 milioni per portare il metano nel Cilento 

Il finanziamento consentirà di completare o avviare i lavori che interessano oltre trenta comuni La rinuncia della Snam a realizzare opere di trasporto del gas rischiava di penalizzare 25mila famiglie

VALLO DELLA LUCANIA. La Regione sblocca i fondi per la metanizzazione nel Cilento. Con apposita delibera di giunta, ieri é stata decisa una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro che permetterà l'avvio, in alcuni casi e il completamento, in altri, della metanizzazione in oltre 30 comuni del Cilento. Questa infatti era un'opera rimasta ferma al palo.
E il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, proprio ieri, aveva sollecitato la Regione Campania allo stanziamento dei fondi utili a riprendere/iniziare gli interventi.
Il Comune di Vallo della Lucania è infatti tra i circa 30 comuni tagliati fuori dall'intervento di metanizzazione del Mezzogiorno. La problematica si è venuta a creare alcuni mesi fa, quando la Snam ha rinunciato a realizzare il metanodotto di trasporto del gas.
Il comune vallese aveva sottoscritto, intanto, nel 2012, l’Accordo di Programma con il Comune capofila Celle di Bulgheria e gli altri comuni del Cilento, aderenti al raggruppamento costituito per favorire azioni relative alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di distribuzione di gas naturale nel territorio del Bussento, Lambro e Mingardo, del Gelbison e Cervati, delI’Alento e Montestella.
L’amministrazione capofila, mediante procedura di project financing, individuò quale concessionario la società Cilento Reti Gas Srl. A seguito di modifica della normativa del Programma di Metanizzazione del Mezzogiorno, il progetto definitivo, precedentemente approvato, venne modificato e riapprovato, per la spesa complessiva di 13 milioni di euro circa.
Ma ci fu una sorpresa sgradita: secondo la delibera Cipe, doveva essere attribuita priorità di finanziamento ai comuni della seconda categoria, tra cui Vallo della Lucania, che avevano già affidato la gestione del servizio, ma questo non avvenne, e Vallo, insieme ad altri sette comuni (Ascea, Cannalonga, Casal Velino, Castelnuovo Cilento, Gioi, Novi Velia e Perito), rimasero esclusi dal finanziamento poiché rimasti privi dei punti di riconsegna del gas.
A rimanere tagliati fuori, di conseguenza, furono più di 30 comuni: Alfano, Ascea, Camerota, Cannalonga, Casaletto Spartano, Casal Velino, Caselle in Pittari, Castelnuovo Cilento, Celle Di Bulgheria, Centola, Futani, Gioi, Casaletto Spartano, Laurito, Montano Antilia, Morigerati, Novi Velia, Perito, Pisciotta, Roccagloriosa, Rofrano, San Giovanni Piro, San Mauro La Bruca, Sapri, Sessa Cilento, Stella Cilento, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Vallo Della Lucania, Vibonati.
Nel dicembre scorso, il Mise ha comunicato che era stato firmato l’accordo tra Regione Campania e Ministero e si era costituito il gruppo di lavoro. Inoltre che tutti i problemi relativi alla “disponibilità del gas" creati dalle scelte della Snam Rete gas Spa (che avrebbe reso non metanizzabili i Comuni in questione) erano finalmente superati dalla realizzazione di un nuovo Sistema unico di trasporto intercomunale, che garantirà “per interconnessione" il gas anche a Pollica, San Mauro Cilento e Montecorice.
Gli interventi garantiranno la fruibilità del servizio a circa 25mila famiglie cilentane, le uniche ad essere tagliate fuori dalla metanizzazione in Italia.
Andrea Passaro
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