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La Regione non ha pagato Fermi i lavori al “Trifone”

MONTECORVINO ROVELLA. La Regione Campania non paga lo stato di avanzamento dei lavori, si blocca nuovamente il cantiere per il completamento dell’efficientamento energetico dell’istituto comprensivo...

MONTECORVINO ROVELLA. La Regione Campania non paga lo stato di avanzamento dei lavori, si blocca nuovamente il cantiere per il completamento dell’efficientamento energetico dell’istituto comprensivo “Trifone” di Montecorvino Rovella.
Il 5 febbraio 2015, la Regione Campania consegnò una serie di decreti di ammissione a finanziamento nell’ambito degli interventi di accelerazione della spesa dei Fondi strutturali europei. Il totale dello stanziamento ammontava a oltre 25 milioni di euro. Una piccola fetta viene conquistata anche dal Comune di Montecorvino Rovella per un importo di circa 684 mila euro. Questa somma, l’amministrazione comunale decide di investirla nell’efficientamento energetico, nell’abbattimento delle barriere architettoniche, nell’installazione di pannelli fotovoltaici e per la coibentazione dell’intero plesso scolastico.
I lavori nel corso del tempo hanno subìto più volte rallentamenti, e in alcuni casi sono stati sospesi per diversi mesi. Ad oggi alla ditta esecutrice, è stato erogato soltanto il 30 per cento della somma stanziata da Palazzo Santa Lucia, vale a dire 130mila euro, nonostante l’impresa esecutrice avesse emesso ben due stati di avanzamento dei lavori per circa 270mila euro. Per completare l’opera, mancherebbe soltanto l’intonaco e la pitturazione del plesso di viale delle Repubblica, la parte più sostanziosa è stata già eseguita.
Ma se i trasferimenti dovessero procrastinarsi ancora per molto si rischia che al rientro dalle vacanze gli alunni trovino ancora il cantiere aperto con tanto di impalcatura che circonda l’edificio. «Queste battute d’arresto non dipendono dall’amministrazione comunale – dice il sindaco Egidio Rossomando – purtroppo se avessimo potuto anticipare l’intera somma ed evitare così questi disagi, l’avremmo fatto già quale mese fa, ma purtroppo la burocrazia ce lo vieta. A me non resta che sollecitare gli organi regionali».
Roberto Di Giacomo
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