«La Regione non ha ancora deciso sul farmaco al Ruggi per l’epatite C»

Allarme ingiustificato quello lanciato dalla Cgil Fp sull’unità operativa di malattie infettive dell'ospedale “Ruggi”, «che sarebbe stata esclusa dalla somministrazione del farmaco per il trattamento...

Allarme ingiustificato quello lanciato dalla Cgil Fp sull’unità operativa di malattie infettive dell'ospedale “Ruggi”, «che sarebbe stata esclusa dalla somministrazione del farmaco per il trattamento dell'epatite C». La denuncia era arrivata nei giorni scorsi dalla Cgil Fp all'indomani della convocazione a Napoli della commissione che deve dettare le linee guida di sperimentazione del farmaco sovaldi che cura l'epatite C, a cui non sarebbe stato invitato il “Ruggi” ma soltanto un medico dell'ospedale “Da Procida”. La Regione fa sapere che tra i suoi compiti c’è quello di scegliere le aziende ospedaliere che sono abilitate alla prescrizione dei farmaci, ma che al momento non è stata presa alcuna decisione per il sovaldi, per cui non si sa se il “Ruggi” sarà considerato centro “prescrittore”. Cosa che la Cgil si augura visto l’esperienza e l’importante attività del reparto i cui medici possono vantare un'attività di quarant'anni nel campo delle epatiti, un reparto che ha un bacino di utenza di mille pazienti all'anno con 400 affetti da Hiv. «Un ingente numero di pazienti epatopatici e con epatite C viene seguito dall'unità operativa grazie alla grande esperienza maturata da questa unità operativa, da sempre all'avanguardia nella cura dei pazienti con

Aids e con epatite C e che negli anni scorsi ha praticato in maniera sperimentale terapie innovative anche prima del presidio ospedaliero Cotugno» ha spiegato la Cgil Fp.