La Regione ha bocciato il biodigestore 

Il no definitivo nella conferenza di servizi. E domani c’è il tavolo tecnico con Bonavitacola e i comuni limitrofi

La Regione ha detto definitivamente no alla realizzazione del biodigestore ad Eboli, atto sancito ufficialmente ieri nella Conferenza di servizi svoltasi ieri a Salerno con il cordinamento dell’ingegnere Giovanni Galiano, e, accogliendo le richieste del primo cittadino Massimo Cariello, ha convocato per domani a Salerno un tavolo tecnico alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, per valutare ogni azione futura da intraprendere sul territorio della Piana del Sele in materia di smaltimento dei rifiuti. Il tavolo è previsto alle 10 negli uffici regionali di via generale Clark a Salerno, sarà coordinato dalla dottoressa Anna Martinoli e vedrà la presenza dei rappresentanti dei Comuni di Eboli e Battipaglia, di Arpac e e Camera i commercio Salerno.
«È stato infatti verificato come il consorzio di aziende Desar non abbia i titoli di proprietà dell’area e dunque non sia legittimato alla realizzazione dell’impianto. Le indicazioni giunte dal Comune di Eboli quindi sono state pienamente accolte dalla Regione Campania che adesso, proprio grazie alle sollecitazioni dell’amministrazione comunale, ha definitivamente archiviato la pratica del biodigestore», la nota ufficiale emessa nel primo pomeriggio di ieri dall’amministrazione comunale di Eboli.
Naturalmente, ora, l’azienda interessata alla realizzazione del biodigestore potrà proporre nelle sedi competenti, se lo riterrà opportuno, opposizione contro la decisone assunta dalla Regione. «Abbiamo centrato l’obiettivo di garantire trasparenza degli atti e tutela del territorio e dei cittadini - ha spiegato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Abbiamo guardato soprattutto alle proposte, analizzato gli atti, trovato le soluzioni e provveduto ad indicare la strada migliore attraverso la collaborazione istituzionale, che fin dall’inizio del nostro mandato ha fatto in modo che Eboli non fosse più un territorio isolato, ma un tassello delle rete istituzionale provinciale e regionale».
La stessa Regione ha preso a modello le soluzioni indicate da Eboli, a cominciare dal tavolo tecnico chiesto e proposto dal sindaco Cariello, che infatti la Regione ha convocato. «Sarà l’occasione, alla presenza di tutte le autorità preposte, di ragionare in termini di area vasta della Piana del Sele di ogni attività legata allo smaltimento dei rifiuti. Ribadendo, come sempre abbiamo fatto, che la priorità resta quella della tutela sia della salute che dell’ambiente. - ha concluso Massimo Cariello - Il tutto confrontandoci con le altre amministrazioni e con le istituzioni. Di questa disponibilità intendo ringraziare il vice presidente Fulvio Bonavitacola. Fermo restando che ribadisco come sia meglio un impianto di compostaggio e non l’attuale Stir, in ogni caso la sostituzione di quest’ultimo. Ma la decisione va assunta con l’intesa di tutti».
Domenico Gramazio
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