La Regione Campania investe 28 milioni per rilanciare il settore 

Emesso un bando per l’ammodernamento delle aziende Previsti contributi a fondo perduto e prestiti agevolati

SALERNO. Un bando a sostegno dell’artigianato. La Regione Campania corre ai ripari per frenare l’emorragia di artigiani, mettendo in circuito 28 milioni di euro per l’ammodernamento delle imprese, attraverso l’acquisto di beni strumentali e l’introduzione di nuove tecnologie, soprattutto digitali. A poterne beneficiare sono le micro, piccole e medie imprese artigiane annotate nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese istituita presso una delle Camere di commercio presenti in Campania ed aventi sede legale e operativa nella regione. Possono accedere ai fondi anche aggregazioni di imprese artigiane sotto forma di consorzi o società consortili e le reti di micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare un progetto di rete con almeno 2 imprese artigiane presenti.
Il bando finanzia piani di investimento con un valore complessivo compreso tra 25mila e 200mila euro. Le agevolazioni concedibili, a copertura del 100% dei costi ammissibili, sono così erogabili: 40% di contributo a fondo perduto; 60% di finanziamento agevolato della durata di 7 anni, con rate trimestrali e tasso dello 0,50% assistito da garanzie reali e personali. Dunque nuove opportunità per le imprese artigiane che, forse, più di altre, hanno risentito della crisi economica. Tant’è che nel Salernitano, anche nel 2017, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane è negativo. Lo scorso anno, infatti, le iscrizioni sono state 975, mentre le cessazioni 1212, con un “passivo” di – 237 imprese e un tasso di crescita che segna ancora il passo, attestandosi al -1,24%. La performance negativa di Salerno, in Campania, è peggiore solo rispetto a Benevento, dove il tasso di crescita è del -1,58%.
A livello nazionale tutte le macro-aree del Paese hanno fatto registrare una diminuzione dello stock delle imprese, in una forchetta compresa tra le -2.500 imprese del Nord-Est e le oltre 3.500 del Sud. Tra le regioni, il Trentino-Alto Adige è l’unica che presenta una modestissima crescita (+8 imprese, +0,03%). La graduatoria provinciale per tasso di crescita evidenzia una presenza ridotta di province caratterizzate da un segno positivo: Reggio Calabria (+0,85% pari a +83 imprese), Bolzano (+0,71% e +95 imprese), Milano (+0,65% per 455 imprese artigiane in più), Taranto (+0,17% e +13 imprese), Trieste (+0,11% e +5 unità) e Monza (+0,05% e +11 unità). Nel 2017 si è registrata una crescita sensibile di attività artigiane nel comparto del “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, con un saldo di 1.807 imprese in più (pari a una crescita del 3,6% rispetto al 2016). Performance positive caratterizzano il settore delle “Altre attività di servizi” (in particolare grazie all’aumento dei servizi alla persona), e quello della comunicazione, che nel 2017 hanno fatto segnare un saldo positivo rispettivamente di 1.224 e 244 imprese, con una crescita pari a +0,66% per il primo comparto e che ha sfiorato il 2% per il secondo. (g.d.s.)
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