La refurtiva e la marijuana nascoste nel cantiere vuoto 

Una banda utilizzava un villino in costruzione per custodire i proventi dei furti Il manufatto è di un ignaro professionista e i ladri se ne sono impossessati

EBOLI. Stoccavano la refurtiva in un villino in costruzione dove lasciavano anche ad essiccare la marijuana. Nel covo dei ladri è stata scoperta refurtiva per oltre centomila euro. Dalle auto rubate ai computer per arrivare alle attrezzature agricole. Insomma, un bazar di tutto rispetto, arricchito dai 30 chilogrammi di marijuana. È tutto alle spalle del proprietario dell’immobile, un professionista ebolitano, ignaro dell’invasione.
La scoperta è stata fatta sabato dai carabinieri di Eboli, diretti dal maggiore Luca Geminale, in località Santa Cecilia. Una banda ben organizzata, astuta e scaltra che ha pensato di scegliere come ricovero della refurtiva la casa in costruzione del professionista. Nessuno avrebbe mai nutrito sospetti sul proprietario. L’immobile è ancora allo stato grezzo, pertanto disabitato e poco frequentato. Una manna del cielo per i ladri che se ne sono impossessati, trasformandolo in deposito e serra per l’essiccazione della marijuana. Fino a sabato scorso. A rovinare i loro piani sono arrivati i carabinieri, impegnati in questi giorni in un pattugliamento palmo a palmo dell’area agricola di Eboli. Dall’esame della refurtiva si è scoperto che i ladri operavano nelle province di Salerno e Potenza. I veicoli rinvenuti nel villino sono il provento di colpi effettuati nel Salernitano e nella vicina Lucania.
I carabinieri hanno trovato tre veicoli, penumatici e cerchi in lega, computer e abbigliamento vario. In altri ambienti della casa, invece, c’era droga, davvero tanta, posta ad essiccare. E poi ben tredici grosse buste che contenevano foglie di marijuana. In pratica, il provento di settimane i furti perpetrati perlopiù in danno di casa rurali.
Un dato investigativo appare chiaro: la base logistica della banda sta ad Eboli. Dal cuore della Piana del Sele si muoveva la “batteria” che di notte faceva razzia. Gli investigatori dell’Arma stanno eseguendo serrate indagini per risalire agli autori dei furti. Si cercano elementi specifici che possano permettere di risalire alle loro generalità. Anche dalla stessa refurtiva. I carabinieri sono impegnati anche sull’altro fronte, quello che porta all’identificazione dei proprietari della refurtiva. Ci sono soltanto attrezzi e macchinari agricoli che hanno un valore commerciale stimato sui 15mila euro.
Massimiliano Lanzotto
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