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La Quiete, timori per gli arretrati

Si avvicina la scadenza del pagamento della prima tranche di salari

PELLEZZANO. Si avvicina la data entro cui, secondo un accordo sottoscritto davanti all’organismo monocratico in presenza delle parti sociali, l’amministratore unico della casa di cura “La Quiete” di Pellezzano, Leonardo Calabrese, dovrebbe pagare una prima tranche di arretrati ai lavoratori della struttura sanitaria. A metà marzo scorso, infatti, Calabrese assunse l’impegno di spalmare i salari arretrati dei dipendenti della struttura sanitaria privata, che ammontano a circa 8 mensilità, nell’arco di 12 mesi, a partire dai primi quindici giorni del mese di maggio. «Stiamo attendendo – ha spiegato Calabrese - un provvedimento giudiziario interdittivo delle somme acquisite illegittimamente da Equitalia. Dovrebbe essere depositato a giorni come accaduto per il Cedisa e in quel caso, l’ente di riscossione dovrà restituire quanto ha sinora acquisito in maniera impropria per soddisfare il suo credito».

Proprio nei giorni scorsi, il responsabile sanitario provinciale della Cgil, Angelo Di Giacomo, insieme al suo collega, il segretario provinciale della Cgil funzione pubblica, Angelo De Angelis, hanno chiesto un intervento dell’Asl Salerno e della Regione per cercare di risolvere la vertenza stipendi.

Sull’argomento è intervenuto il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante: «Come Asl non possiamo fare alcun tipo di intervento per quanto riguarda i disagi legati agli stipendi arretrati. È esclusivamente un problema aziendale. Purtroppo, la casa di cura di Pellezzano risulta debitrice nei confronti di Equitalia».

Mario Rinaldi

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