“La Quiete”, accordo raggiunto

Gli addetti della clinica di Pellezzano recupereranno gli stipendi arretrati nel corso di quest’anno

PELLEZZANO. Stavolta c’è un impegno sottoscritto davanti all’organismo monocratico. Si tratta dell’accordo tramite il quale, l’amministratore unico de “La Quiete” di Pellezzano, Leonardo Calabrese, dovrebbe spalmare gli stipendi arretrati dei lavoratori della casa di cura nell’arco di 12 mesi, a partire dai primi quindici giorni del mese di maggio. Il proprietario della struttura sanitaria privata ha raggiunto l’intesa nella sede dell’ispettorato del lavoro di Salerno in presenza delle rappresentanze sindacali di Cgil Cisl e Uil, impegnandosi a trasferire, mensilmente, le quote pro capite che spettano ai lavoratori in merito ai salari arretrati, che allo stato attuale ammontano a circa dieci mensilità. Calabrese, in questa fase resterebbe in attesa della pronuncia da parte dell’autorità giudiziaria riguardante la posizione debitoria in cui si trova nei confronti di Equitalia.

Tale pronuncia dovrebbe giungere il 28 aprile e si spera di ottenere uno sblocco delle quote, illegittimamente acquisite dall’ente di riscossione per soddisfare il credito vantato nei confronti del proprietario del centro sanitario privato, che ammonterebbe a circa tre milioni di euro per presunte irregolarità di natura fiscale. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, per i lavoratori c’è stata una boccata d’ossigeno grazie all’intervento del direttore generale dell’Asl, Antonio Squillante, che si è adoperato per consentire lo sblocco di una prima parte delle rimesse che la Regione Campania trasferisce agli enti accreditati. Tale operazione ha consentito di trasferire due stipendi sui conti correnti dei dipendenti.

La patata bollente passa ora nelle mani del giudice dell’esecuzione per consentire lo sblocco di parte delle somme che Equitalia avrebbe illegittimamente acquisito. Se ciò non dovesse verificarsi potrebbe innescarsi un meccanismo stile effetto domino, attraverso il quale ci sarebbero azioni giudiziarie esecutive a danno di Calabrese da un lato e manifestazioni di protesta per esprimere un diffuso malcontento dall’altro lato.

Intanto, giovedì prossimo, i lavoratori del Ce.di.sa, altra struttura che fa capo alla gestione Calabrese, si sono organizzati per un sit-in di protesta davanti alla sede Prefettizia di Salerno. I dipendenti de La Quiete, al momento, restano in attesa garantendo, come sempre fatto sinora, i servizi assistenziali nei confronti dei pazienti bisognosi.

Mario Rinaldi

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