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La psicosi dei furti  spesso crea falsi allarmi

È ormai anche psicosi furti. Continue le segnalazioni alle forze dell’ordine di presunti “colpi” di bande che imperverserebbero tra le colline salernitane. Spesso, però si tratta di falsi allarmi,...

È ormai anche psicosi furti. Continue le segnalazioni alle forze dell’ordine di presunti “colpi” di bande che imperverserebbero tra le colline salernitane. Spesso, però si tratta di falsi allarmi, amplificati da notizie che corrono sui social network. Anzi, proprio i falsi allarmi inducono a verifiche inutili di carabinieri e polizia, distraendoli dal piano di controllo e di indagini. Ad esempio, un giovane salernitano è stato ripetutamente segnalato alle forze dell’ordine per il semplice fatto di avere un’auto con targa straniera. Oppure, il caso di donna che ha denunciato un tentativo di scasso della porta di casa, salvo poi rendersi conto che i segni alla serratura, mai notati prima, erano quelli dell’usura. Il più delle volte, i furti nelle zone collinari sono di piccoli attrezzi agricoli, talvolta di motozappe vecchie dal valore non elevato. Rubate anche stoviglie, capi di abbigliamento lasciati ad asciugare sugli stendini, derrate alimentare (semmai conservate nel frigorifero di casa) o olio, nocciole e altri prodotti agricoli appena colti. Stessa sorte per salami e formaggi.
Piccoli colpi chiaramente perpetrati da ladri di bassa lega. Ma certo che vedersi la casa violata, qualsiasi sia la caratura del criminale, genera paura e rabbia per il danno subito. Spesso le vittime sono di famiglie modeste e anche i piccoli danni pesano. Il susseguirsi di episodi più o meno veri nell’area non lontano dalla tangenziale di Salerno o dall’autostrada da Fratte fino a Picentini causa una psicosi, ingigantendo casi, e facendo finire quasi sotto silenzio arresti (come i tre eseguiti dai carabinieri nei giorni scorsi) e denunce operate dalle forze dell’ordine. (s.d.n.)
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