«La Provincia tenga conto delle obiezioni tecniche» 

Il sindaco Palumbo: l’esperienza di Agropoli ci induce allo scetticismo E con il regolamento comunale si punta sulla valorizzazione ambientale

CAPACCIO PAESTUM. Maxi progetto anti erosione della Provincia, da Capaccio agitano il ramoscello d’ulivo e chiedono Canfora di aprire una trattativa. Il sindaco Franco Palumbo mette nero su bianco il suo pensiero: troppo alta la posta in gioco, quindi meglio evitare fraintendimenti. «L’erosione dell’intero litorale, da Salerno a Sapri, rappresenta un problema da affrontare e risolvere con una certa celerità – scrive Palumbo – se si vuole salvaguardare in primis la nostra costa e poi l’economia turistica che gira attorno ad essa. La Provincia sta portando avanti il maxi progetto per il ripascimento dell’intero litorale, anche se da parte nostra persiste lo scetticismo per la tipologia di intervento che si sta mettendo in atto, alla luce anche delle considerazioni scientifiche prodotte dall’esperto geologo Franco Ortolani, nel 2016». E, a tale proposito, il Comune di Capaccio confida «nella sensibilità degli Enti sovracomunali affinché si tenga conto di queste osservazioni di natura scientifica, già condivise con una delibera di dissenso dalla precedente Amministrazione Voza, per evitare di compiere un intervento non completamente risolutivo. Del resto, anche la recente esperienza di Agropoli, ci fa guardare con un certo scetticismo alla soluzione che si vuole adottare».
La lotta è contro il tempo. Dalla Provincia hanno fretta e non lo nascondono. Le considerazioni di Ortolani sono state più volte rimesse al mittente. Il Grande Progetto si propone di proteggere, valorizzare e ripristinare gli habitat costieri consentendo una fruizione sostenibile della fascia litoranea. Attraverso innovative tecniche di ingegneria naturalistica, si realizzano interventi di ricomposizione ambientale, come ripascimenti artificiali e ricostituzioni del cordone dunale, insieme all’installazione di barriere sommerse, pennelli semi-sommersi e scogliere sottomarine distaccate dalla costa, ma intervallate da varchi utili a garantire il necessario ricambio di acqua e ad evitare fenomeni di stagnazione. Tutti gli interventi sono progettati per minimizzare l’impatto visivo-paesaggistico sull’ambiente circostante.
Sulla “filosofia” poche obiezioni, ma già da fine marzo di quest’anno il consiglio comunale di Capaccio si era espresso sulle questioni del litorale. Il Comune ha approvato il regolamento per la gestione del demanio marittimo, primo passo del processo di riqualificazione della fascia costiera comunale. «Favorire nuovi investimenti, incentivare i giovani e rispettare le bellezze che Madre Natura ci ha donato: sono gli elementi principali del nuovo regolamento – evidenzia Fernando Maria Mucciolo, consigliere con delega alla Fascia costiera – Abbiamo voluto scommettere sui nuovi investimenti che gli operatori balneari vorranno effettuare per le loro strutture, privilegiando soluzioni ecocompatibili. Inoltre, abbiamo preposto un bando pubblico, che ci auguriamo possa incentivare soprattutto i nostri giovani a investire nella loro terra e diventare parte attiva del processo di rinascita che stiamo cercando di perseguire sin dal primo giorno del nostro insediamento». Il regolamento ha come obiettivo prioritario la tutela degli interessi pubblici e collettivi, insieme alla tutela e alla valorizzazione dei beni ambientali, creando le condizioni affinché si possano realizzare nuove opportunità economiche ed occupazionali per la comunità.
Oreste Mottola
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