L'EMERGENZA EPIDEMIA

La provincia piomba nella quarta ondata

La curva continua a crescere: nell’ultima settimana altri 947 contagi da Sapri a Scafati. Ma il “bianco” non è in discussione

SALERNO - La curva del contagio cresce ancora in provincia di Salerno. E mentre nel resto della “terra felix” in questa settimana si è registrato un leggero decremento delle nuove positività, nel territorio che va da Scafati a Sapri il virus galoppa ancora. Senza sosta: negli ultimi sette giorni, infatti, l’Unità di Crisi con i suoi report quotidiani ha comunicato 947 ulteriori infezioni. Un numero enorme, un dato che fa tornare alla mente la fase - tribolatissima - della scorsa primavera, fra continue chiusure e zone arancioni e rosse che limitarono la quotidianità di tutti. Ora quest’incubo sembra esser tornato reale. Una media di 135 contagi da coronavirus ogni ventiquattr’ore in una provincia, dunque, che sembra essere stata davvero travolta da questa quarta ondata.

I nuovi dati. Come detto, dunque, nell’ultima settimana quella fra il 15 e il 21 novembre - in tutta la provincia di Salerno l’Unità di Crisi ha accertato 947 casi di Covid. Confrontando i dati con i precedenti sette giorni (8-14 novembre), si nota che c’è stato un incremento di quasi il 15% delle nuove infezioni a differenza delle altre province dove c’è stato un lievissimo decremento del totale: la scorsa settimana, infatti, l’organo di controllo di Palazzo Santa Lucia guidato da Italo Giulivo aveva contato 841 positività, ovvero 106 in meno rispetto alla settimana appena andata in archivio. Una crescita costante: basta osservare i dati delle settimane ancora precedenti per farsene un’idea. Dal primo al 7 novembre, nei 158 Comuni del territorio che va da Scafati a Sapri sono stati accertati 665 casi. E per ritrovare un dato simile a quello emerso nell’ultima settimana bisogna fare un viaggio all’indietro nel tempo di sei mesi: dal 10 al 16 maggio, infatti, in provincia di Salerno furono accertati 1.035 nuovi casi di coronavirus.

L’ultimo report. Anche ieri non sono arrivate notizie rasserenanti per la Campania e per la provincia di Salerno: l’Unità di Crisi, nei controlli effettuati nella giornata di sabato, ha scoperto 133 nuove infezioni sugli esami diagnostici provenienti dal Salernitano. In regione, invece, sono 798 i nuovi positivi su 27.521 test effettuati. L’indice di positività - ovvero il rapporto percentuale fra i tamponi “passati al setaccio” da tecnici e biologi e quelli da cui è emersa la presenza del virus si è attestato al 2,9%, in leggera flessione rispetto al report di sabato (3,25%). Quattro, invece, le persone contagiate e decedute.

Il bianco resta in salvo. L’effetto vaccini, però, continua a salvare l’Italia e la Campania. Secondo l’ultimo report, infatti, i posti occupati di terapia intensiva Covid sono 26 a fronte dei 656 disponibili (5% del totale) mentre quelli di degenza occupati da pazienti sono 294 a fronte di una disponibilità di 3.160 spazi (8%). Dunque si resta lontanissimi dalle soglie per le “retrocessioni” in altri colori che porterebbero a possibili restrizioni. Diverso, invece, sarebbe il discorso se venissero definite le “tonalità” delle Regioni in base al metodo usato lo scorso anno: in Regione, infatti, sono stati accertati nell’ultima settimana 101 nuovi casi di Covid ogni 100mila abitanti, un dato da zona arancione. Va un po’ meglio nel Salernitano: sono 88 i nuovi infetti in base all’indice di valutazione.

(al.mo.)