il caso 

La Provincia in disarmo In vendita 8 pistole Beretta

Provincia in disarmo, si vendono otto pistole. Si tratta di armi da fuoco Beretta 98 Fs che erano state assegnate al personale della polizia provinciale nel 2000. Tutte, si legge nella determinazione...

Provincia in disarmo, si vendono otto pistole. Si tratta di armi da fuoco Beretta 98 Fs che erano state assegnate al personale della polizia provinciale nel 2000. Tutte, si legge nella determinazione 899 del 6 dicembre, «hanno comunque sparato non meno di cento colpi annui ai fini dell’attestazione del poligono di tiro» e la loro cessione potrà avvenire «per l’importo presunto di duecento euro ciascuna».
La Provincia ha scelto di procedere alla cessione mediante trattativa privata, invitando i soggetti interessati all’acquisto sulla base di una manifestazione di interesse pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente per dieci giorni.
Tra i soggetti individuati come possibili “acquirenti” ci sono i corpi di polizia locale, tramite un’istanza a firma del capo dell’amministrazione, gli istituti di vigilanza privata, tramite una istanza a firma del titolare di licenza, i tiro a segno nazionale, tramite la firma del rappresentante legale, i commercianti di armi e i soggetti privati in possesso del titolo autorizzativo. Verrà privilegiato chi dimostrerà interesse ad acquistare in blocco le otto pistole, successivamente chi è interessato ad acquistarne il maggior numero e a seguire, la polizia locale, gli istituti di vigilanza privata, i tiro a segno, i commercianti di armi ed i privati.
La necessità di dismettere le armi nasce dal fatto che è stato imposto dalla finanziaria 2015 di ridurre la dotazione organica delle Province per arrivare al taglio di almeno il 50 per cento della spesa relativa al personale di ruolo all’8 aprile 2014, data dell’entrata in vigore della legge Delrio.
Il passaggio successivo è stato il decreto del presidente di Palazzo Sant’Agostino per la riduzione del personale della polizia provinciale, che ha poi portato, tramite il decreto della funzione pubblica, al transito di 14 unità del corpo della polizia provinciale in altre pubbliche amministrazioni a settembre 2016 e di altre dodici unità a febbraio di quest’anno. Dunque, essendo venuti meno gli uomini che erano in servizio nelle fila della polizia provinciale, resta il problema di liberarsi delle armi e di farlo cercando di fare anche cassa, considerando la situazione disastrosa in cui versano le amministrazioni provinciali. Ora bisognerà aspettare la gara per vedere a chi saranno assegnate.
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