LA BONIFICA

La Provincia di Salerno ritorna a Parapoti

Sì della Regione all’impianto che tratterà rifiuti per coprire la discarica

MONTECORVINO PUGLIANO - Lo Stato ritorna a Parapoti. Stavolta, però, assicura la bonifica nel giro d’un anno. Laddove c’era la spazzatura di mezza Campania vedrà la luce un grande prato verde. Come quello di Gianni Morandi. La Regione ha dato il via libera: coL decreto 283, un’autorizzazione piena zeppa di paletti, firmato il 22 novembre scorso, la Provincia può realizzare l’impianto della discordia. Senz’andar più in là della bonifica. La messa in sicurezza del più grande immondezzaio della provincia passa attraverso... luna piattaforma per il recupero dei rifiuti. In quei capannoni gli uomini di EcoAmbiente, la società provinciale con le mani nel pattume, porteranno, nel giro di un anno, ben 16mila tonnellate (non più 25mila, come richiesto inizialmente) di compost fuori specifica o di umido biostabilizzato, come lo chiamano gli addetti ai lavori. Un tecnicismo che indica quelle particelle di umido che i cittadini lasciano nel sacchetto nero, quello dell’indifferenziato: all’interno dell’ex Stir di Battipaglia, il sito di trattamento meccanico biologico, quello che tratta i rifiuti solidi urbani provenienti dall’intera provincia, i residui organici vengono separati e biostabilizzati. Ne viene fuori una sorta di terriccio, che, sulla scorta delle indicazioni della giunta regionale, mescolato con sostanze vegetali, dovrebbe essere utilizzato per il “capping”, la copertura delle discariche e delle cave dismesse. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo il mare. E finora quei propositi sono rimasti solo su carta.

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