IL FATTO

La Provincia di Salerno fa cassa cedendo immobili

Per ridurre i debiti e fronteggiare i tagli statali via libera alla vendita di beni

SALERNO - La Provincia tenta di far cassa con la vendita di alcune proprietà, per sistemare il Bilancio che risente, sempre di più, dei tagli statali. E individua i beni immobili provinciali «non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente, suscettibili di valorizzazione e dismissione, le cui entrate andranno a ridurre la massa debitoria dell’Ente in coerenza con il Piano di riequilibrio finanziario».

Proprio per questo motivo, l’Ente, il cui presidente è Michele Strianese, presenta il Piano dell’alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2020-2022. Un vero e proprio tesoretto che, teoricamente, vale in totale ben 38 milioni 298 mila euro. L’elenco, in cui viene anche specificato in che anno è stata pianificata la vendita degli immobili, comprende anche due beni già alienati, per i quali deve essere solo perfezionato l’atto d’acquisto: l’ex Confettificio Pansa di Amalfi (in questi giorni è arrivato l’ok dal ministero competente), venduto per un milione e 179mila euro, con un rialzo del 63,75 per cento sulla base d’asta che era di 720mila euro; una porzione di immobile (un vano acquistato da un privato) del Complesso Piantanova a Salerno, ceduto per 40 mila euro.

Gaetano de Stefano

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