La protesta sale sui vagoni Pendolari contro i ritardi

A Napoli il raduno di viaggiatori e sindacalisti per chiedere un servizio migliore In cinquanta vanno in Regione per incontrare Vetrella, ma l’assessore è in giunta

NAPOLI. Sono pochini, una cinquantina, a Napoli. «Su Facebook è così, aderiscono in trecento all’evento ma poi la maggior parte rimane a casa», mugugna qualcuno. Ma chi c’è, è bello carico e la protesta contro i disservizi della Circumvesuviana ieri è partita quasi puntuale. I manifestanti si sono raccolti sul social network attraverso il gruppo “No tagli treni circum”, che raccoglie gli indignados delle rotaie, i pendolari costretti a fare i conti ogni giorno «con una lotteria per sapere a che ora arriverà il treno che ti porta al lavoro», spiega Enzo Ciniglio, che della pagina facebook è l’animatore dal 2011. Con lui semplici cittadini ma anche rappresentati dei lavoratori, dal sindacato Orsa all’Unione sindacale di base. «Quando ho cominciato a lavorare per la circum – ricorda Luca Del Prete, aderente al sindacato Orsa - mi alzavo alle tre del mattino, ma ero orgoglioso di fornire un servizio a tanti lavoratori della provincia. Oggi mi vergogno quando sono sul treno. Siamo passati da 520 corse quotidiane alle 327 previste dal contratto di servizio del 2012, ma che ora non vengono garantite. Per farlo servirebbero almeno 80 treni, mentre oggi sono in servizio 43». Gli altri sono rotti, mancano i soldi per ripararli e, spiega Del Prete, «l’azienda non ha più la fiducia dei fornitori che quindi non danno i ricambi». I treni in totale dovrebbero essere 142, cento sono fermi. Se ne vedono alcuni in un binario laterale nel tragitto che porta i manifestanti in treno dalla stazione di Porta Nolana al centro direzionale. Sembra una corsia di lungodegenza con tante carrozze in attesa di tornare in servizio. La protesta prosegue proprio in treno, con il breve tragitto che si compie con il cartello “Basta chiacchiere, vogliamo i treni”, posta nella cabina di manovra. I passeggeri osservano senza troppa fiducia. Tra i manifestanti c’è anche Marco Sarracino, segretario dei Giovani democratici di Napoli e fresco di ingresso nella direzione nazionale del Pd in quota Civati. C’è anche Francesco Emilio Borrelli, leader degli ecorottamatori Verdi napoletani da sempre vicino alla battaglia dei trasporti. E c’è pure Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Napoli: «I trasporti sono in uno stato di abandono - dice - e questo va a scapito del vivere civile della terza città del paese». E infatti accade spesso che gli utenti, esasperati, aggrediscano non solo verbalmente i conducenti dei treni. E non succede solo alla Circum. Alla fine la protesta arriva alla Regione, in un centro direzionale che sembra ancora in vacanza. Obiettivo l’ufficio dell’assessore Vetrella che però fa sapere di essere in giunta proprio per lavorare al sistema dei trasporti e che incontrerà presto una delegazione della protesta.