La protesta del fango oggi fa rotta su Roma

Cittadini, associazioni di categorie, comuni, parti politiche e sindacati nella Capitale per chiedere finanziamenti per i danni subiti dall'alluvione del novembre scorso

• L’appello lanciato da Antonio Fasolino attraverso il quotidiano la Cittá ha raccolto, in queste settimane, decine e decine di adesioni. Cittadini, associazioni di categorie, comuni, parti politiche e sindacati: tutte le anime della societá civile salernitana si sono mosse per protestare contro il trattamento ricevuto in seguito agli eventi alluvionali del novembre scorso. Un risentimento pacifico, fatto di parole, per far capire a chi governa a livello nazionale che qui non ci sono alluvionati di serie A e alluvionati di serie B.

Nel corso delle settimane sono arrivate le lettere accorate di Luigi Ciancio, segretario generale della Feneal Uil Campania che, aderendo all’iniziativa, aveva rimarcato la necessitá di chiedere al Governo anche lo sblocco dei fondi per la costruzione di importanti opere infrastrutturali per la provincia di Salerno, come il raccordo Salerno-Avellino. E poi anche dall’opposizione si erano unite le voci del consigliere regionale del Pd Donato Pica, che aveva invocato un intervento decisivo di Caldoro, e di Corrado Martinangelo, responsabile per le politiche agricole del forum regionale del Pd, che aveva chiesto, in caso di mancato accoglimento delle istanze da parte del Governo, le dimissioni dei vertici di Regione e Provincia in segno di protesta.

E ancora ieri, a ventiquattro ore dalla manifestazione sono continuate ad arrivare. L’amministrazione comunale di Scafati sará presente oggi a Roma con un proprio pullman che accoglierá cittadini e contadini, accompagnati dal sindaco Pasquale Aliberti e dal consigliere comunale Antonio Carotenuto. «Il Comune di Scafati - ha dichiarato Carotenuto - pesantemente colpito dagli allagamenti prodotti dal maltempo non poteva non partecipare alla manifestazione».

• A Roma ci sará anche l’Ordine dei medici veterinari, la Societá italiana di medicina veterinaria e il sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica. Nel documento, firmato dal dottor Domenico Nese, oltre a comunicare la presenza oggi a Roma, vengono avanzate una serie di richieste. Dagli indennizzi per gli animali morti e lo smaltimento delle carcasse, agli aiuti alle strutture colpite, fino alla richiesta di istituire un osservatorio permanente per il monitoraggio, l’assistenza, la promozione e il sostegno delle attivitá agro-zootecnico-casearie colpite dall’alluvione.

• «Nel Salernitano - scrive Nese - le copiose precipitazioni del novembre scorso hanno creato danni ingenti al patrimonio bufalino e al comparto. A seguito dell’esondazione - conclude Nese a nome dei medici veterinari - la crisi emergenziale è stata seguita dai servizi veterinari dell’Asl di Salerno, con l’immediata istituzione di un’unitá di crisi veterinaria per il monitoraggio della situazione».
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