CAVA DE’ TIRRENI/distretto asl 

La proroga di Arminante fa infuriare i sindacalisti

CAVA DE’ TIRRENI. Bufera sulla proroga della nomina del dottor Ciro Armenante quale direttore facente funzioni dell’unità operativa complessa del Serd, i Servizi pubblici per le dipendenze del...

CAVA DE’ TIRRENI. Bufera sulla proroga della nomina del dottor Ciro Armenante quale direttore facente funzioni dell’unità operativa complessa del Serd, i Servizi pubblici per le dipendenze del distretto Nocera-Cava de’ Tirreni. «Un incarico illegittimo – secondo i sindacalisti – e che rappresenta un danno erariale per l’Asl di Salerno. La nomina deve essere revocata in autotutela». Intanto sono già pronti i ricorsi di alcuni lavoratori che avevano i titoli per ricoprire quell’incarico al posto di Armenante.
A denunciare la vicenda è stato Alfonso Citarella, segretario aziendale della Cisl Medici Salerno. Secondo il sindacalista l’incarico del dottor Armenante – già direttore facente funzioni della struttura cavese, soppressa dalla ristrutturazione aziendale, e accorpata quest’anno all’unità operativa di Nocera – non poteva essere prorogato. «Il dottore Armenante – ha spiegato Citarella in una lettera al commissario straordinario dell’Asl provinciale, Mario Iervolino – ha ricevuto, senza partecipare a nessuna selezione, in forma strettamente riservata e privata, perché nessun avviso è stato emanato, il prolungamento di un incarico soppresso ma che per l’occasione è stato convenientemente adeguato alla ristrutturazione aziendale sopravvenuta con il nuovo atto aziendale».
Per Citarella, però, dovrà risponderne il dottore Antonio De Luna, responsabile provvisorio del dipartimento delle dipendenze, il quale – secondo la segnalazione – avrebbe provveduto personalmente a disporre una proroga all’incarico del 2008 non più esistente, sostituendosi al legale rappresentante dell’Asl. «Il dottore De Luna – precisa Citarella – poteva proporre la nomina, anche se viziata, del dottore Armenante al direttore generale perché non poteva ignorare che l’affidamento degli incarichi è una funzione propria e non delegabile del legale rappresentante dell’Asl e pertanto, sarebbe auspicabile, bonariamente, che il provvedimento farlocco e “ad personam”, sia revocato ad horas perché nullo. La nomina è contraria a norme imperative regolatrici della materia specifica, ed illegittima, sia per ragioni di diritto intrinseco che per violazioni di specifiche norme contrattuali, e, quindi, necessita avviare regolari e trasparenti procedure riparatrici per l’incarico impropriamente assegnato. Inoltre, il provvedimento discrimina e danneggia irreparabilmente altri dirigenti medici, esponendo l’azienda al pagamento di somme ai dirigenti danneggiati ricorrenti con eventuale danno erariale».
Giuseppe Ferrara
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