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La povertà parla italiano: assalto alla mensa

SCAFATI. Circa quindicimila piatti caldi vengono preparati alla mensa parrocchiale di Scafati. A Scafati gli ospiti della mensa sono per lo più scafatesi e cittadini provenienti dai paesi limitrofi....

SCAFATI. Circa quindicimila piatti caldi vengono preparati alla mensa parrocchiale di Scafati. A Scafati gli ospiti della mensa sono per lo più scafatesi e cittadini provenienti dai paesi limitrofi.

Non solo extracomunitari come qualche anno fa. A frequentare i locali di piazza Vittorio Veneto arrivano tante famiglie schiacciate dalla crisi economica. La mensa, attiva dal 2001, è gestita dalla parrocchia Santa Maria delle Vergini. Oltre al servizio mensa, la chiesa centrale distribuisce anche pacchi alimentari a trecento nuclei familiari ogni quindici giorni. Una volta a servirsi della mensa erano per lo più cittadini extracomunitari, attualmente invece arrivano persone di Poggiomarino, Pompei e Boscoreale.

Anche molti cittadini di Scafati usufruiscono del servizio anche se preferiscono portare a casa il pasto caldo. I locali della parrocchia guidata da don Giovanni De Riggi sono aperti tutti i giorni tranne la domenica ma nelle grandi festività religiose i volontari preparano da mangiare e la mensa è aperta.

Vengono serviti circa cinquanta pasti al giorno dal lunedì al sabato. Si tratta di pensionati, anziani che per aiutare i figli si privano di qualsiasi cosa e di persone intorno ai quarant’anni, che, dopo aver perso il lavoro, non riescono nemmeno a mettere il piatto a tavola.

Una realtà difficile quella descritta dal parroco di Santa Maria delle Vergini: «Ci tengo a ringraziare i tanti volontari e le persone che ci aiutano – ha detto il sacerdote – d’altronde qui andiamo avanti solo con le offerte dei fedeli». Il numero dei pasti distribuiti è aumentato nel giro di pochi anni. Si stimano circa 15.800 pasti in un anno tenendo presente che ogni giorno ne vengono preparati 50. Non solo alla parrocchia Santa Maria delle Vergini, i poveri si rivolgono anche nella chiesa di don Peppino De Luca, quella di San Francesco di Paola, dove, da qualche anno è nata La Casa di Francesco, una struttura che accoglie persone straniere e italiane che, per i più svariati motivi, vivono ai margini della società. La casa è un luogo di prima accoglienza. (l.n.)

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