boccia all’assemblea Aidea

«La politica restituisca competitività al Paese»

«Pessimisti nelle previsioni, ottimisti nelle aspettative». Risponde così il vicepresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, alle domande sulla situazione aziendale del Paese. L'occasione di...

«Pessimisti nelle previsioni, ottimisti nelle aspettative». Risponde così il vicepresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, alle domande sulla situazione aziendale del Paese. L'occasione di riflessione è stata fornita dal trentacinquesimo convegno annuale di Aidea, l’Accademia italiana di economia aziendale, che, per la prima volta, ha scelto Salerno come punto di riferimento per la due giorni di incontri.

«Lo scenario non è brillantissimo, per il mercato domestico in particolare. Le nostre imprese – ha detto Boccia – le nostre imprese soffrono l’evidente calo di consumi che, in agosto, ha toccato i minimi. Abbiamo bisogno di una politica economica che velocizzi i suoi tempi, per mettere in condizioni di competitività il Paese. E' evidente che, se non interveniamo nei nodi di sviluppo, non usciremo da questa situazione». Una tavola rotonda vasta quella ospitata ieri nel campus universitario, che ha coinvolto docenti e ricercatori provenienti da tutta Italia, grazie anche all’impegno del professore Aurelio Tommasetti, presidente del comitato organizzatore. «Siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa – ha concluso il vicepresidente di Confindustria – e abbiamo un tessuto industriale di grande qualità, dobbiamo solo valorizzarlo e questo vuol dire anche non fare scambi con la politica. Evitare, quindi, operazioni che vadano verso un unico settore, perché nessuno può immaginare quale sia determinante per la ripresa. Tutto questo nel Mezzogiorno assume una gravità maggiore, perché il Sud vive un’emergenza storica che, in fase recessiva, peggiora». Ad arricchire il parterre anche il vicepresidente del gruppo Pianoforte Holding, responsabile dei marchi Carpisa e Yamamay, Carlo Palmieri. «Procede a pieno ritmo l’espansione dei nostri brand – ha spiegato – siamo un progetto giovane, nel 2011 abbiamo compiuto i primi 10 anni di franchising».

Rita Esposito

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