«La politica piegata dal crimine» 

Claudio Fava, vicepresidente dell’Antimafia, accusa Aliberti e la moglie

SCAFATI. Non risparmia attacchi agli Aliberti, il vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, l’onorevole Claudio Fava. L’ex europarlamentare, ieri alle 18, è stato protagonista dell’incontro nella saletta del Cineteatro San Pietro di Scafati per presentare il progetto Articolo Uno-Mdp, che in città ha visto l’apertura del neonato circolo cittadino rappresentato da Ignazio Tafuro e Mirko Secondulfo. Un dibattito sul futuro di Scafati che Fava ha condiviso con il parlamentare salernitano Michele Ragosta, e il coordinatore provinciale di Articolo Uno-Mdp, Federico Conte.
«Articolo Uno parla di lavoro che è la scelta e il prodotto di una politica che vuole essere autonoma dagli interessi privati e criminali - ha detto Fava - a Scafati, purtroppo, il lavoro è stato saccheggiato perché la politica è stata piegata dall’interesse criminale. Qui, come per tanti altri Comuni, non è accaduto che la cittadinanza si sia accorta di ciò che accadesse, prima dello scioglimento». Immancabile la stoccata all’ex sindaco Pasquale Aliberti. «Lui è indagato con la moglie, il fratello, e altri, per reati gravi. Quando i commissari mettono nero su bianco le patologie delle città, ci sembrano cose nuove. Quando si viene sciolti vuol dire che la macchina amministrativa era condizionata nelle scelte da chi ritiene che la politica è cosa sua, come i Loreto e i Ridosso qui, e altri in altre città».
Un Fava critico anche nei confronti di Monica Paolino. «La moglie del sindaco, indagata anche lei, era presidente commissione regionale Antimafia. Ormai l’Antimafia è diventata una forma di pennacchio, di salvacondotto. I mafiosi non corrompono più il politico di turno, ma i funzionari e il capo dell’ufficio tecnico. Le mafie si sono attrezzate e non investono come prima. Adesso comprano le grandi aziende. Ecco perché dobbiamo attrezzarci anche noi».
Duro anche Federico Conte: «Vincenzo De Luca non si è mai interessato a Scafati e quando l’ha fatto ha creato solo danni. Ora il centrosinistra si deve ricompattare a Scafati partendo dalla riprogrammazione della ex Copmes».(d. g.)
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