SALERNO DA VIVERE

La pizza tra tradizione e ricette innovative

Viaggio nei locali della movida e tra i gusti dei salernitani e le loro richieste

Da tre generazioni porta avanti le tradizioni culinarie salernitane. Il poeta Alfonso Gatto ne andava matto. Il pittore Clemente Tafuri ha dipinto addirittura le pareti del locale. In altre sale sono presenti dipinti degli altrettanto famosi maestri Alfonso e Tullio Grassi. L’Antica Pizzeria "Vicolo della Neve" rappresenta un pezzo di storia della città. Don Matteo Bonavita da oltre trent’anni gestisce il locale che ha ospitato personalità illustri da Enrico Caruso a Giovanni Amendola a Titta Ruffo. Alcuni vogliono far risalire la storia dell’Antica Pizzeria del Vicolo della Neve addirittura al Trecento: sarebbe stata un’osteria per viandanti. Le origini, però, risalirebbero al 1700. Il vicolo "della neve", è così chiamato perché qui, nell’800, si vendeva la neve per rinfrescare le cantine. Oggi è uno delle viuzze più caratteristiche del centro storico, dove è difficile, a sera, non percepire le gustose fragranze della famosa pizza e dei calzoni ripieni, ma anche della famosa pasta e fagioli allardata, della ciambotta, del baccalà con patate o delle melanzane spaccate.
Sempre restando nel solco della tradizione, non si può non provare la pizza di Carminuccio a Mariconda. La caratteristica è che la pizza si gusta con le mani. La specialità è la "Carmine": pancetta, basilico e parmigiano grattugiato, una bontà irrinunciabile. E’ una pizza da "campione del mondo", invece, quella che si gusta al "Giardino degli Dei", a Sant’Eustachio. Il campione in questione è il proprietario Marco Di Pasquale che ha vinto titoli e medaglie a suon di pomodoro, mozzarella di bufala, pomodorini, parmigiano reggiano, basilico ed olio extravergine. Qui si possono gustare decine di pizze diverse ed è possibile richiedere anche la pizza senza glutine. E’ dedicata a Salerno, invece, la pizza speciale del "Non Ti Pago", in via Eduardo De Filippo: in un caratteristico locale allestito in una vecchia casa contadina dall’atmosfera familiare ed accogliente, è possibile provare la gustosa pizza a base di mozzarella, pomodorini, pancetta, pepe e parmigiano. A base di ricotta, invece, è la pizza "Non ti pago" con mozzarella, salame e parmigiano. E, nella tipica tradizione culinaria salernitana, il locale offre carne alla brace servita a tavola su pietra ollare e contorni tipici della cucina nostrana, dalle melanzane spaccate alle zucchine alla scapece fino alle patatine al taglio. E per chi ama cambiare, il consiglio è di chiedere dei "pizzarielli", bocconcini di pizza con ricotta. Altra pizzeria con la garanzia di qualità è "Pizza Margherita" in Corso Garibaldi. Le pizze sono cotte nel tradizionale forno a legna, sono alte e croccanti al punto giusto. Il menù presenta pizze per tutti i gusti, la tradizionale è la "Regina Margherita" coi pomodorini freschi e la mozzarella di bufala. Pizze disponibili in "format" da 600 grammi o addirittura superiori, invece, all’"Antico Porto". Speciale anche la pizza del Trianon, un punto di riferimento per i salernitani e i turisti. Pizza all’insegna della tradizione, invece, al "Funiculì Funiculà", nel cuore del centro storico. Anche qui si mangia con le mani, accompagnati da quadri e dipinti dei film più celebri di Totò. Una commistione tra arte e sapori campani è la caratteristica della pizzeria di Enrico Leone. Il locale è nato 12 anni fa ed ha la sua forza nei nomi delle pizze, rigorosamente ispirati alla cultura partenopea. Ecco quindi spuntare sulla tavola del cliente una fumante "Totò e Peppino" ed ancora "Malafemmina", Core ingrato", nomi che chiariscono bene le intenzioni del proprietario. La pizza più richiesta dai giovanissimi è la "Pappagone" (con wurstel e patatine), mentre quella che riscuote più successi è "U Capitone". L’ultima pizza arrivata è la "Cà nisciun è fess". E, spostandosi a qualche chilometro dalla città, a Pontecagnano, la tradizione dice "Pizzeria Negri", fondata nel 1928 dal grande ufficiale e commendatore Edoardo Negri, un tempo meta abituale di Umberto di Savoia e Maria Josè. Qui hanno mangiato anche vip del mondo dello spettacolo, da Sofia Loren a Gina Lollobrigida, passando per Totò e Vittorio De Sica. Impossibile scoprire la ricetta della gustosa pizza Negri: i dipendenti non vengono mai a conoscenza delle dosi degli ingredienti. E’ disponibile nelle pizzerie ex Ciripizza a Salerno e Victoria a Battipaglia ed è nata dalla collaborazione tra un pizzaiolo, Cosimo Mogavero, ed un medico nutrizionista, Eugenio Luigi Iorio. La "ricetta" prevede nell’impasto, oltre alle materie prime della comune pizza (farina di grano tenero, lievito naturale, sale ed acqua), l’aggiunta delle componenti integrale ed antiossidante, rappresentate da una miscela di farina integrale e da un misto di vegetali ed ortaggi, rigorosamente crudi e freschi (aglio, basilico, carote, cipolle rosse, pomodori, rucola, spinaci e zucchine). Tra i benefici, la pizza regolarizza il transito intestinale, previene diabete e numerose malattie. Un mix di tradizione e innovazione che non dimentica il gusto ma ha un occhio sempre rivolto al benessere.
Caterina La Bella