tra agropoli e capaccio

La pista ciclabile nell’abbandono Bici sfrattate da rifiuti ed erbacce

AGROPOLI. La pista ciclabile tra Agropoli e Paestum, lungo la Strada Provinciale 278, versa nel più totale abbandono. A segnalarlo, ancora una volta, sono cittadini ed operatori turistici. I primi...

AGROPOLI. La pista ciclabile tra Agropoli e Paestum, lungo la Strada Provinciale 278, versa nel più totale abbandono. A segnalarlo, ancora una volta, sono cittadini ed operatori turistici. I primi che utilizzano l’infrastruttura per gli spostamenti quotidiani; i secondi che gestiscono strutture turistiche che si sviluppano tra il litorale agropolese e quello pestano.

Ormai la vegetazione, le profonde buche e la sporcizia la fanno da padrone, costituendo un cattivo biglietto da visita per i tanti visitatori che in estate, ma anche negli altri periodi dell’anno, scelgono il Cilento per le loro vacanze. Nonostante i continui appelli fatti al’indirizzo della Provincia, nulla si muove ormai da decenni. E la mancata manutenzione ha portato l’infrastruttura a diventare simbolo del degrado.

La vegetazione, che ha raggiunto ormai altezze notevoli, occupa da tempo le corsie, lato mare e lato monte, che dovrebbero invece essere destinate a pedoni e biciclette. A questo poi si aggiunge lo stato generale di incuria che minaccia l'incolumità di chi la percorre. I turisti ed i residenti, per fare una passeggiata, sono costretti a camminare, in più punti, sulla carreggiata riservata alle automobili, in quanto la pista ciclabile è invasa da erbacce, rifiuti e vegetazione rigogliosa. Quando piove si formano inoltre delle pozze d’acqua che rendono impossibile il transito a chiunque.

La palizzata che confina con il tratto percorso dalle autovetture inoltre è marcia in numerosi punti; in altre zone è mancante o ripiegata verso l’interno, costituendo pericolo per l’incolumità dei pedoni. Alle ormai croniche situazioni, che vedono il percorso segnato da interruzioni continue dovute a pali della pubblica illuminazione, non funzionanti, piazzati al centro della pista, sul lato monte vi è un ponticello che attraversa un piccolo corso d’acqua il cui pavimento in legno è sfondato. L’accesso allo stesso è interdetto con un nastro di fortuna. Anche il ponte lato mare presenta dei cedimenti preoccupanti.

Una situazione che perdura da anni, senza che venga mai operata una manutenzione decente per mettere in sicurezza i circa 5 chilometri di pista, che si sviluppa lungo l’arteria che collega Agropoli a Paestum. A nulla sono valsi nel tempo neppure gli appelli dei due sindaci, Franco Alfieri e Italo Voza che, il più delle volte provvedono, a spese del proprio comune, alla pulizia del tratto a causa dell'assenza della Provincia, organo competente. A questo si aggiunge l'abbandono indiscriminato di rifiuti che avviene in maniera costante sul tratto. In più punti infatti, sia nel tratto che ricade nel territorio di Agropoli che in quello di Capaccio, sono nate delle vere e proprie discariche.

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