La pioggia scava buche nelle strade 

Molte vie del centro e della periferia a rischio: sono ridotte in pessime condizioni. I rappezzi non servono a nulla

Qualche salernitano ironizzando sostiene che se continuerà a piovere così ininterrottamente per attraversare alcune strade della città sarebbe meglio munirsi di gommone piuttosto che girare in auto. Tante buche, strade come fossero delle fette di groviera e piscinette di acqua e fango che si creano per la pioggia. La situazione è critica un po’ ovunque, dal mare fino alle zone collinari, dai quartieri est fino al porto. Ci sono però alcune arterie importanti in cui la situazione sta diventando emergenziale resa tale dal susseguirsi di precipitazioni e gelate, dal continuo passaggio di automezzi (soprattutto pullman e camion) e dalla mancanza di una manutenzione costante.
Si fa lo slalom tra le buche in via Irno e su via San Leonardo. Non è migliore la situazione al centro della città, in particolare su via Dalmazia, e poi verso il porto lungo tutta via Ligea. Qui d’inverno e con la pioggia è fortemente sconsigliato provare a camminare a piedi se non si vuole essere bagnati dalle auto che passano e sollevano onde d’acqua marrone dalle pozzanghere. Buche anche sul Lungomare, all’altezza della scuola elementare Mari. Scavate dalla pioggia e dalle continue sollecitazioni le buche sono un grosso problema non solo per la circolazione, ma soprattutto per la sicurezza dei cittadini sia in auto, e in particolare in moto, che a passeggio. Anche perché la situazione dei marciapiedi non è certo più confortante. Problemi che l’amministrazione sta affrontando in due fasi.
«Innanzitutto abbiamo dovuto iniziare i lavori lì dove l’intervento era più urgente e mi riferisco – chiarisce Alberto Di Lorenzo, capo dello staff del sindaco – ai lavori che sono già partiti al rione Zevi, a Sant’Eustachio e a Fratte. Siamo partiti anche al parco Mercatello e, con la riqualificazione del mercato di via De Crescenzo mettiamo mano anche lì alla situazione dell’asfalto. Inoltre, insieme al sottopasso pedonale di via Santi Martiri (con il ripristino della pavimentazione pedonale, il rifacimento degli intonaci e il nuovo sistema di illuminazione) rimetteremo a posto anche la pavimentazione stradale di via Dalmazia. Altro cantiere attivo quello via Casa Rocco di Giovi Santa Croce con la messa in sicurezza della viabilità. Gli interventi prevedono la realizzazione di un tratto di fogna collassata e la ripavimentazione della sede stradale. Per quanto riguarda queste altre situazioni – precisa il dirigente – sappiamo bene che l’emergenza c’è e per questa ragione abbiamo già programmato una seconda tranche di lavori che interesseranno via Irno, ma anche il Centro».
Sulla tempistica non ci sono ancora date stabilite: «Dobbiamo attendere che le tre imprese al lavoro chiudano i cantieri e da quel momento – chiarisce Di Lorenzo – si procederà con i nuovi interventi che comunque sono già programmati e nelle casse comunali ci sono anche i fondi per concretizzarli». Tempistica che dipende anche dal fatto che la città – rispetto ai capitoli manutenzione e i lavori stradali – è divisa in tre differenti lotti, ciascuno dei quali affidati a una ditta. Al momento, quindi, tutte e tre le imprese sono al lavoro, quindi, appena avranno terminato gli interventi più urgenti, si procederà con l’apertura di nuovi cantieri. Rispetto alla copertura finanziaria, invece, il Comune ha stabilito un tetto massimo di 750 mila euro di lavori per ciascun lotto. Soldi che, però, saranno rendicontati solo al termine delle operazioni di rimessa a nuovo – non di semplice rattoppo – delle strade cittadine.
Eleonora Tedesco
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