L’EMERGENZA 

La pioggia non basta 24 ore senz’acqua in diversi comuni 

RUTINO. L’emergenza idrica non accenna a placarsi definitivamente, nonostante le copiose piogge cadute negli ultimi giorni. Numerosi sono i comuni del Cilento che sono rimasti a secco a partire dalle...

RUTINO. L’emergenza idrica non accenna a placarsi definitivamente, nonostante le copiose piogge cadute negli ultimi giorni. Numerosi sono i comuni del Cilento che sono rimasti a secco a partire dalle ore 16 di ieri; l’erogazione idrica riprenderà solo alle 16 di oggi, dopo un giorno intero di stop. Nella giornata di ieri, Consac gestioni idriche, gestore idrico ha diramato un avviso nel quale avverte che «a causa della interruzione idrica Asis con conseguente riduzione delle portate idriche delle fonti di approvvigionamento, al fine di accrescere l’accumulo di risorsa al serbatoio, attueremo la sospensione dell’erogazione idropotabile a: Rutino, Omignano capoluogo, Stella Cilento e frazioni San Giovanni, Guarrazzano e Amalafede, Stella Cilento e frazioni San Mango Cilento e Casigliano, Montecorice capoluogo e frazioni Ortodonico, Cosentini, Fornelli e Zoppi, Serramezzana e frazioni San Teodoro e Capograssi, Lustra e frazione Rocca Cilento.
Disagi ieri si sono verificati anche a San Mauro La Bruca per un guasto agli impianti. Qui l’erogazione verrà ripristinata nella mattinata odierna. Uno scenario che si ripete: dopo una estate di passione dove sia la popolazione residente che i turisti hanno dovuto fare i conti con l’erogazione idrica a singhiozzo, da tempo la medesima pellicola si sta ripetendo. Ma mentre nel periodo estivo, i rubinetti a secco potevano avere una giustificazione, a causa delle mancate piogge; i disagi vissuti pressoché costantemente in paesini del Cilento interno nei mesi autunnali, restano inspiegabili.
Ma da Asis evidenziano che «la problematica dell’emergenza idrica persiste in quanto le piogge cadute nelle ultime settimane a poco sono servite». Infatti è stata operata in nottata una chiusura programmata dei serbatoi che approvvigionano i comuni dell’Alto Sele per un ripristino dei livelli degli stessi. La situazione proseguirà così ancora per alcuni mesi: «Un ripristino – fa sapere Asis – si potrà avere solo tra febbraio e marzo prossimi. Nel frattempo saremo ancora costretti a compiere chiusure programmate notturne».
Andrea Passaro
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