IL DEGRADO

La piazza del Magistrale è ostaggio dei teppisti

Giocano a calcio anche con i caschi per le due ruote. Fanno schiamazzi di ogni genere. Si rincorrono e rumoreggiano. Urlano e scherzano a toni capaci di fare invidia ai decibel di un juke boxe. Pare...

Giocano a calcio anche con i caschi per le due ruote. Fanno schiamazzi di ogni genere. Si rincorrono e rumoreggiano. Urlano e scherzano a toni capaci di fare invidia ai decibel di un juke boxe. Pare siano diventati i padroni incontrastati di quell’agorà che - qualche anno fa - è stata intitolata ai Maestri del Lavoro d’Italia.

Bande di ragazzini - italiani - impazzano a partire dalle 18 e fino a notte nello slargo antistante il magistrale-liceo psicopedagogico Alberto Galizia. I residenti sono esasperati. Soprattutto quelli che hanno trascorso l’estate in città e che si vedono costretti a chiudersi dentro, a sbarrare finestra e balconi nonostante il caldo. Qualche fortunato se la cava bene grazie all’aria condizionata. Non è così per tutti e, dunque, il disagio diventa evidente. Una tra le tante segnalazioni arriva da una giovane mamma, il cui figlioletto non riesce a riposare tranquillo né nel tardo pomeriggio né in serata.

Fino a quando la stanchezza non riesce ad avere la meglio, facendo smobilitare il presidio dalla piazzetta e riconsegnando - ma accade quasi sempre a tarda ora - la tranquillità ai residenti di quella zona di Nocera Inferiore. Zona, per altro, centralissima visto che sbocca in più punti su via Garibaldi così come si immette nel bel mezzo del Corso Vittorio Emanuele. Arteria, quest’ultima, di recente sottratta all’inciviltà di motorini, biciclette e spesso anche auto, lanciate a tutta velocità nel cuore di quella che dovrebbe essere l’isola pedonale. In barba al fatto che è lì, nel cuore della city, che cercano un po’ di refrigerio anziani, famigliole, mamme con passeggini al seguito.

Il prolungamento dell’orario di servizio dei caschi bianchi, almeno durante i fine settimana, ha permesso di sistemare pressoché in pianta stabile un’auto dei vigili nei pressi della chiesa di Santa Maria del Presepe ed un’altra tra la piazza degli eventi e via Matteotti. Ma i problemi spuntano come funghi.

E le segnalazioni pure. Il caso di Piazza Maestri del Lavoro è la cima di un iceberg se si tiene conto che proprio ieri lamentele a go go sono partite da residenti ed operatori commerciali della zona del convento di Sant’Antonio.

Tutto lo spiazzo che si stende ai piedi della scalinata della chiesa era invaso da spazzatura: bottiglie vuote, sia di vetro che di plastica, e residui vari di mangiate e bevute consumate tra le panchine dell’area - probabilmente di sera - senza il benché minimo rimorso nel bivaccare imbrattando innanzitutto la storica e suggestiva scalinata. E poi la pavimentazione fatta di sampietrini, le aiuole, le panchine.

(p. s.)

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