Buongiorno Salerno

La petizione si trasforma in denuncia, i cittadini ritirano le firme

Si vuole impedire la costruzione di uno stabilimento balneare sul lungomare di Ascea. Ma parecchi hanno fatto dietrofront, scrivendo direttamente al Comune

ASCEA. Si stanno tirando indietro i firmatari della petizione organizzata ad Ascea per impedire la costruzione di uno stabilimento balneare sul lungomare. Finché si era trattato di una semplice protesta, molti avevano mostrato cuore impavido e spirito di collaborazione, quando però la petizione si è trasformata in qualcos’altro, assumendo i tratti di una denuncia, parecchi hanno fatto dietrofront, scrivendo direttamente al Comune affinché le loro firme fossero considerate nulle.

«Non abbiamo letto il testo della petizione e solo dopo abbiamo saputo che le nostre firme dovevano servire per un’azione popolare non proprio pacifica. Peraltro una petizione non è valida senza un documento di identità e loro non ci hanno chiesto alcun documento», hanno scritto alcuni dei firmatari. La petizione in questione, di fatto, fa riferimento all’articolo 50 della Costituzione, il quale consente ai cittadini di rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità. Ma in questo caso è stata mandata a tutti eccetto che alle Camere, il che ha dato da pensare agli amministratori comunali. «A ogni destinatario della petizione si è chiesto di intervenire per rimediare all’eventuale azione illegittima e questo sa già di denuncia. Dovremo difenderci e ci difenderemo», ha detto l’assessore al turismo Valentina Pica.

©RIPRODUZIONE RISERVATA