La Paolino nella bufera “Lasci l’anticamorra”

Pd, Sel e M5S chiedono le immediate dimissioni per motivi d’opportunità De Siano (FI): «Rammaricati per lo sciacallaggio della peggior politica»

SALERNO. La notizia dello tzunami giudiziario che ha travolto Pasquali Aliberti e Monica Paolino è circolata rapidamente. E con la stessa velocità sono arrivati i primi commenti. E la politica s’è divisa tra chi invita alla prudenza e chi, invece, auspica dimissioni immediate. Difende naturalmente i suoi due iscritti Forza Italia. «Siamo vicini - evidenzia il commissario provinciale Enzo Fasano - agli amici Pasquale Aliberti e Monica Paolino, interessati dell'inchiesta della Dia e della Procura di Salerno. Siamo certi che Pasquale e Monica sapranno dimostrare la propria estraneità ai fatti».

Esprime «piena fiducia nel doveroso lavoro di accertamento della magistratura» il coordinatore regionale forzista, Domenico De Siano. «Da garantisti veri confidiamo che Paolino e Aliberti possano dimostrare la loro completa estraneità ai fatti contestati». «Auspichiamo - aggiunge De Siano - che questa vicenda possa essere chiarita in tempi brevi, ma torniamo a rammaricarci del fatto che su episodi che sono dolorosi anche da un punto di vista umano non manchi mai, tra le fila della peggiore politica, qualche sciacallo di turno».

E garantista è pure il deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. «Siamo coerenti - rileva - e convinti che la verità verrà fuori. Ricordo, però, i commenti non certo carini che Aliberti e Mara Carfagna rilasciarono quando la lente della giustuìizia si concentrò su Alberico Gambino». Chiedono le immediate dimissioni di Paolino i Cinque stelle. «Fuori la camorra - scirve il leader Beppe Grillo - dalle istituzioni. Adesso la presidenza della commissione anticamorra vada al M5S». «Abbiamo presentato - aggiungono i consiglieri regionali pentastellati - una richiesta ufficiale affinchè lasci l’incarico. Che il presidente della Commissione anticamorra risulti indagata per il reato di voto di scambio politico-mafioso, se confermato sarebbe un fatto gravissimo, l’ennesimo oltraggio alle nostre istituzioni, tanto più grave in un momento in cui la violenza della camorra sta riesplodendo nelle strade campane».

E che le dimissioni siano un «atto opportuno» ne è convinto anche il capogruppo del Pd in Regione, Mario Casillo. «Ribadendo la nostra fiducia per il lavoro dei magistrati e in attesa che il consigliere possa chiarire la propria situazione - precisa Casillo - riteniamo però che debba, per evidenti motivi di opportunità politica, lasciare l’incarico di presidente della Commissione speciale Anticamorra e beni confiscati. Facciamo leva sul senso di responsabilità istituzionale della Paolino affinchè con le dimissioni contribuisca a tutelare l’immagine della commissione e del Consiglio regionale». Anche Sel invita Paolino a lasciare: «Una carica importante come la Presidenza della Commissione regionale antimafia - chiarisce il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto - non può essere ricoperta da una persona indagata per un reato direttamente connesso alle attività della criminalità organizzata».

E che le dimissioni dalla Commissione siano un atto dovuto lo ritiene pure la presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio. «É auspicabile - rimarca - un gesto della consigliera di dimissioni dall'incarico attualmente ricoperto, che dia un segnale di trasparenza della istituzione regionale», conclude».

©RIPRODUZIONE RISERVATA