la vertenza

La “Paif” va verso la chiusura Piano per salvare Termopaif

Nessuna via di fuga per la Paif, tenui speranze per la Termopaif, esigue per i lavoratori. La storica azienda battipagliese va ormai verso la chiusura e ieri mattina, nel corso di un incontro presso...

Nessuna via di fuga per la Paif, tenui speranze per la Termopaif, esigue per i lavoratori. La storica azienda battipagliese va ormai verso la chiusura e ieri mattina, nel corso di un incontro presso Confindustria Salerno dove molti si aspettavano di vedere tracciata la strada verso una possibile soluzione, è giunta solo la batosta finale. La bocciatura da parte del Tribunale di Salerno dei piani di concordato stilati da Paif e Termopaif, a cause delle poche garanzie presentate a sostegno, ha chiuso definitivamente le porte ad ogni appianamento.

I consulenti delle due aziende prepareranno, come affermato ieri in Confindustria, altri due piani che saranno depositati nei prossimi giorni. I progetti sono differenti per le due aziende. Per la Paif, infatti, sarà preparato un concordato liquidatorio e, se questo sarà accolto favorevolmente dal Tribunale, l’azienda andrà definitivamente in liquidazione cessando la propria attività.

Per quanto concerne la Termopaif, invece, sarà predisposto un piano concordato di continuità. In caso di approvazione da parte del Tribunale, il piano dovrebbe salvare quel che resta della Termopaif.

Ieri mattina, inoltre, le organizzazioni sindacali presenti hanno firmato l’accordo per la cassa integrazione straordinaria in deroga fino a giugno per entrambe le società. A seconda delle scelte del Tribunale di Salerno sui due piani si valuteranno eventuali richieste di proroga della Cigs in deroga. Resterà aperta la mobilità per gestire eventuali fuoriuscite volontarie di lavoratori, come ormai avviene da mesi. Questi ultimi, tuttavia, non hanno ancora ricevuto il saldo delle giornate lavorate a dicembre, poiché i conti correnti delle aziende sarebbero stati bloccati su richiesta del Tribunale.

Dal primo febbraio, i lavoratori della Paif (per un totale di 124, tra cui 83 già in cassa integrazione da quasi un anno) saranno posti in cassa integrazione straordinaria a zero ore, mentre i lavoratori della Termopaif lavoreranno a rotazione. Un dramma, probabilmente l’atto finale della storia della Paif, cui hanno assistito direttamente moltissimi lavoratori che erano presenti ieri dinanzi all’ingresso di Confindustria Salerno, in presidio.

Al termine della riunione tra dirigenti e sindacati, i lavoratori si sono riuniti in assemblea all’interno di un salone di Confindustria per ascoltare, con rammarico ma grande civiltà, i nuovi negativi sviluppi. Dovrebbe trattarsi dell’ultimo incontro in Confindustria per la vertenza Paif, mentre si discuterà ancora della Termopaif se il Tribunale valuterà positivamente il piano che sarà depositato dai consulenti.

Francesco Piccolo

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