inchiesta sui caseifici

«La nostra mozzarella va tutelata»

I vertici della Coldiretti chiedono un incontro con Amendolara

NAPOLI. La Coldiretti Campania, alla luce delle notizie relative all’inchiesta della procura di Napoli che coinvolge 28 caseifici che producono mozzarella di bufala campana Dop, ha «espresso viva preoccupazione per la vicenda chiedendo la convocazione di un incontro urgente al consigliere del presidente Caldoro per l’agricoltura, Vito Amendolara». Obiettivo del vertice, da tenersi in tempi rapidi: «Affrontare la problematica e mettere in campo ogni azione utile a tutela e salvaguardia di un prodotto che rappresenta la punta di diamante dell’agroalimentare della Campania».

Per la Coldiretti occorre tutelare le aziende in regola e, al tempo stesso, i consumatori. «Si tratta di affermare – spiegano i responsabili dell’organizzazione di categoria – che nel prezzo della mozzarella di bufala campana è compresa la genuinità del prodotto di base che deve essere rigorosamente fresco e proveniente dalle provincie di Caserta, Salerno, Frosinone e Latina. Se invece è congelato, in polvere, cagliato, di bufala italiana o di vacca, munto in una qualunque altra parte del mondo, quel latte abbatte il valore del prodotto finito e riduce il prezzo di vendita di almeno del 30 per cento».

Nel chiedere che la magistratura faccia piena luce su eventuali comportamenti illeciti, la Coldiretti conclude: «La ontraffazione alimentare è un crimine particolarmente odioso perche si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, che pur avendo una ridotta capacita di spesa, sono costretti a pagare un prezzo non corrispondente alla qualità del prodotto».