IL CASO

«La nostra industria delle acque minerali minacciata dai pozzi»

A Montesano sulla Marcellana l'istanza "Monte Cavallo" mette a serio rischio la Sorgenti Santo Stefano spa

MONTESANO SULLA MARCELLANA - Nell’area interessata dall’istanza “Monte Cavallo” si trovano numerose realtà aziendali, la maggior parte delle quali appartenenti al settore agroalimentare che in caso di estrazioni petrolifere subirebbero un durissimo colpo, dovuto al possibile inquinamento dei terreni e dei corsi d’acqua, che con molta probabilità potrebbe costringerle a chiudere o a trasferirsi altrove.

Tra queste realtà imprenditoriali ce n’è una in particolare che per il suo prodotto è conosciuta e lavora non solo su tutto il territorio nazionale, ma anche all’estero ed è la Sorgenti Santo Stefano spa, azienda che impiega moltissime persone nello stabilimento che si trova nei pressi della fonte nel comune più orientale dell’intera regione Campania, Montesano sulla Marcellana. Dal 1973 commercializza l’acqua con il marchio Santo Stefano.

Un impianto di estrazione petrolifera metterebbe a rischio la salubrità della sorgente con tutte le ricadute negative che si sarebbero per l’azienda che proprio per queste ragioni ha presentato la Ministero dell’Ambiente un dossier di 146 pagine per opporsi al progetto della Shell allegando una serie di relazioni idrogeologiche dalle quali emerge che “il rischio di contaminazione della falda acquifera da parte di idrocarburi è molto elevato” e a ciò si aggiunge anche il rischio di inutilizzabilità della sorgente perché in nase a quanto previsto da un Decreto Ministeriale del 1992 la presenza di tracce di oli minerali o idrocarburi determina non solo la perdita del riconoscimento dell’acqua minerale naturale, ma anche l’inutilizzabilità della sorgente.

In parole povere il rischio è quello di far chiudere una delle aziende più floride del mezzogiorno.

(e.c.)