centrale del latte

La Newlat presenta il cerficato antimafia

Il documento è arrivato dalla prefettura di Reggio Emilia un anno dopo l’acquisto

Arriva il certificato antimafia per il gruppo Newlat e la nuova proprietà della Centrale del latte di Salerno ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di coloro che avevano sollevato dubbi in merito ai ritardi che si registravano nel presentare tale documento.

Il provvedimento è stata rilasciato ieri al Comune di Salerno dalla prefettura di Reggio Emilia, quasi dopo un anno dall’aggiudica definitiva del bando di gara, avvenuta il 30 dicembre dell’anno scorso.

«I tempi necessari per l’ottenimento del documento - si legge in una nota stampa - su cui più volte si sono alimentate polemiche infondate e campagne d’informazione volte a ledere la reputazione degli operatori coinvolti, incidendo negativamente anche sull’immagine della nostra azienda, sono stati più lunghi del previsto proprio per la dimensione territoriale ed economica del gruppo Newlat».

Dopo questa notizia, la dirigenza spera che si spenga «definitivamente ogni focolaio di polemiche strumentali» e conferma «la volontà di proseguire la propria attività valorizzando ulteriormente i rapporti con il territorio e rafforzando la collaborazione con il mondo agricolo locale, per garantire una selezione di materia prima eccellente con una filiera sempre più corta a garanzia dei suoi prodotti destinati ai consumatori».

Quindi, si continuerà a lavorare per lo sviluppo dell’azienda. Ed intanto la Newlat annuncia anche una nuova acquisizione, quella dello stabilimento Plasmon di Ozzano Taro dalla Hein Ktaft. (an.ca.)

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