La “new thing” di Ornette riletta da Bosso e Giuliani

I brani: Congeniality, Peace, Free, For Ed Blackwell, The golden circle, Chronology, Lonely woman, Ramblin’, Invisibile, Caffeine, Jayne

Il fascino della musica di Ornette Coleman è ancora oggi una delle esperienze più totalizzanti. Non solo per le sue forme “libere” che affrancarono il jazz da quella tradizione parkeriana che aveva dominato l’America degli anni Cinquanta, ma anche perché aprì al jazz le porte di una modernità consentendogli di attraversare mode e maniere che, decennio dopo decennio, si sono stratificate nella musica “non commerciale”. Ad Ornette Coleman è dedicato “The golden circle” (una coproduzione Via Veneto Jazz e Jandomusic) il cd che vede come front line due fra i più “parkeriani” leader italiani: Rosario Giuliani e Fabrizio Bosso. E francamente crediamo che solo loro due potevano calarsi in quella “new thing” con lo stesso spessore di Ornette, che come Giuliani e Bosso, era uno che la tradizione la conosceva benissimo, la praticava benissimo e la rimise in discussione in una rivoluzione che mise a soqquadro il mondo dei musicisti e della critica. Giuliani e Bosso, sono partiti proprio da quell’hard bop che li ha consacrati al grande pubblico. Poi ognuno ha saputo trovare un suo linguaggio di sintesi e traghettarsi in una modernità e una originalità nella quale frullano il bagaglio di conoscenze tecniche, le emozioni e idee nuove. Così questo disco, questo materiale colemaniano, sono un’entusiasmante banco di prova dove l’ascoltatore può cogliere non solo la bellezza della musica di Ornette ma anche la capacità di questo quartetto di calarsi e ridare nuova cera - idee - a certa musica magistrale. A condividere l’esperienza con Bosso e Giuliani, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Maurizio Di Leonardo alla batteria. Undici tracce di cui tre brani originali (“For Ed Blackwell” di Pietropaoli, “The golden circle” di Giuliani e “Caffeine” di Di Leonardo). L’album prende spunto da un live del ’65 che Coleman tenne appunto al “Golden Circle” di Soccolma. Un concerto che segnò il ritorno del sassofonista padre del free ed un conseguente album, chiave di volta nella carriera del musicista di Fort Worth. Una bella idea, rileggere Coleman, dalla quale forse poter ripartire ancora una volta.

I musicisti: Rosario Giuliani (sassofono), Fabrizio Bosso (tromba), Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Marcello Di Leonardo (batteria)