La musica e il divertimento, poi l’angoscia per l’accaduto

Doveva essere una serata tranquilla, di quelle estive, che si trascorrono in compagnia degli amici. Ma così non è stato per la ragazzina di 16 anni che nella notte fra lunedì e martedì, a conclusione...

Doveva essere una serata tranquilla, di quelle estive, che si trascorrono in compagnia degli amici. Ma così non è stato per la ragazzina di 16 anni che nella notte fra lunedì e martedì, a conclusione della festa per i 18 anni del fratello maggiore, è stata violentata da un coetaneo, un 19enne di Vallo della Lucania. La festa, tenutasi in uno dei locali dell’assessore comunale neoletto di Vallo della Lucania, Mario Fariello, era andata avanti a suon di musica e di divertimento sino alle 2.30 della notte. E nulla fino a quel momento aveva fatto presagire a quello che di lì a poco sarebbe avvenuto: la violenza perpetrata ai danni di una ragazzina, una ferita difficile da rimarginare, due famiglie sotto choc e il rancore di un padre che non riesce a cancellare dalla mente l’immagine della figlia violata e che lui stesso ha condotto in ospedale nel cuore della notte, subito dopo essere stato contattato dal figlio cui la sorella in lacrime si era rivolta. Il 19enne ha abusato di lei poco lontano dal locale della festa, senza lasciarle scampo, reprimendo le urla e i tentativi di difesa della ragazza, privandola del diritto umano più naturale del mondo: quello della scelta. Sconvolta l’intera comunità vallese che, subito dopo aver appreso la notizia ha mostrato solidarietà e vicinanza alla giovane ragazza e alla famiglia, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Lo stesso assessore Mario Fariello – che nella notte in cui è avvenuto lo stupro era di turno all’ospedale “San Luca di Vallo” – è apparso molto provato dalla vicenda, soprattutto in virtù del fatto che la violenza sessuale si è svolta all’esterno di uno dei suoi locali. «Che io sappia si tratta di ragazzi tranquilli, figli di gente umile e perbene» ha affermato Fariello dopo aver saputo della terribile vicenda. «È un gesto vile e orribile, che va censurato. I servizi sociali del Piano di Zona si sono già messi a lavoro per sostenere psicologicamente la ragazza e la famiglia» ha detto il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia. Nel frattempo l’intera comunità si interroga su quanto avvenuto la scorsa notte. Nessuno degli amici sentiti dai carabinieri in caserma ha voglia di parlare, di raccontare l’accaduto. Una triste vicenda che ha choccato tutti. Ora si attendono le prossime mosse della magistratura. (e.s.)