LA DENUNCIA

La morte di Gallo a Sarno, dossier alla Lorenzin 

Interrogazione dei grillini sull’organizzazione del 118

SARNO. Morto per una presunta diagnosi errata del medico del 118, adesso il caso dello scafatese 55enne Alfonso Gallo arriva in Parlamento grazie a un’interrogazione a firma dei deputati del Movimento Cinque Stelle. Nel mirino c’è proprio il servizio di emergenza, già finito sotto la lente di ingrandimento della Procura di Nocera Inferiore e che per la morte del benzinaio ha iscritto nel registro degli indagati proprio il dottore che, lo scorso 3 luglio, ha visitato Gallo prima di morire.
Per i pentastellati, che hanno scritto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a Scafati si sarebbe registrato “un clamoroso caso di malasanità”, chiedendo la verifica delle condizioni operative dell'ambulanza. «Nella serata del 3 luglio scorso - si legge nell’atto presentato dall’onorevole Tatiana Basilio - presso la città di Scafati viene constatato il decesso del signor Alfonso Gallo dall’ambulanza del 118 accorsa su chiamata dei familiari. Già verso le ore 18.30 del medesimo giorno, a seguito di un malessere, una équipe medica del 118, recatasi nel domicilio del signor Gallo per una prima visita, non riscontrava particolari problematiche mediche. Il signor Gallo aveva fatto presente alla stessa équipe medica di essere affetto da una patologia denominata valvolopatia mitralica che, negli anni precedenti, aveva comportato anche un intervento chirurgico al cuore. Successivamente, al primo controllo effettuato dalla équipe medica del 118, il signor Gallo continuava ad accusare forti disturbi e malesseri, tali da sollecitare una nuovo intervento del 118, che poi constatava la gravità della condizione sanitaria del signor Gallo e, a seguito di ulteriore aggravamento, procedeva ad effettuare un massaggio cardiaco di rianimazione, dopo il quale purtroppo, come sottolineato in precedenza, seguiva la morte dell’uomo». Sul fronte dell’inchiesta intanto si attende che il consulente medico del pm Roberto Lenza, il dottore Antonio Mirabella, depositi la relazione sull’autopsia. Solo dopo, infatti, il legale della famiglia Gallo, l’avvocato Francesco De Gregorio, chiederà il sequestro delle chiamate al servizio 118 dei familiari dello scafatese al centralino per allertare i soccorsi.
«La famiglia Gallo chiede la verità per fare chiarezza su quanto accaduto», ha detto l’avvocato. È stata apprezzata l’iniziativa dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, aspettando ora la relazione del medico legale delegato dalla Procura. Sul fronte dell’inchiesta abbiamo le idee chiare, volendo fare luce su tempi di intervento dei soccorsi. Siamo fiduciosi». Soddisfatti anche i grillini di cui faceva parte Gallo.

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