«La mia scelta in cerca di dialogo» 

Cappuccio e la dichiarazione d’indipendenza. Tozzi: «Si erge a governatore»

Una dichiarazione d’indipendenza che indebolisce Fratelli d’Italia. È quanto emerge dalle parole di Roberto Cappuccio, che s’era congedato dal gruppo consiliare “Etica per il buon governo”, pur rimanendo da indipendente accanto a Cecilia Francese, lanciando un appello alle forze riformiste e democratiche. «È necessario dare concretezza all’azione amministrativa e mettere fine a uno squilibrio di rappresentanza in amministrazione su colori politici e posizioni estreme che ci stanno di fatto portando alla paralisi e all’isolamento».
Una chiara allusione a FdI, che non è in Consiglio comunale ma che è ben rappresentato in giunta, con due assessori che sono referenti di partito. «La mia dichiarazione di indipendenza - aggiunge l’ingegnere - è maturata dall’esigenza di riaffermare il carattere civico e di ridare slancio alla nostra azione, perché è proprio la civicità che ci consente di tenere insieme componenti di diversa natura politica, che si ritrovano in una prospettiva condivisa di sviluppo della città». Da qui l’enfasi su un «prioritario dialogo tra istituzioni, che non vanno piegate alle esigenze personali».
E non tarda ad arrivare la replica di Ugo Tozzi, che laconicamente ribatte: «Sulle aperture a questo o a quel gruppo politico, il mio riferimento è la sindaca; non devo confrontarmi con un consigliere comunale che s’erge a governatore della città».
Sulle dichiarazioni sul Pd, rilasciate giovedì dal vicesindaco, interviene nuovamente il segretario cittadino dem, Davide Bruno: «Risponde in maniera offensiva a non si sa cosa, una risposta da bar forse per cattive abitudini o per cattive frequentazioni». E aggiunge: «Le dichiarazioni d’indipendenza mostrano difficoltà, ma dimostrano pure che c’è voglia di costruire qualcosa di importante per questa città».(c. l.)
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