La mensa scolastica parte in ritardo e con ticket più cari

Mercato San Severino: previsti aumenti fino all’80% «L’ennesima conferma del fallimento amministrativo»

MERCATO SAN SEVERINO. «L’ennesima conferma del disastro finanziario e del fallimento amministrativo causato da chi ha governato la nostra città dal 1995 a giugno scorso, con danni enormi che gravano e graveranno sui cittadini sanseverinesi». L’accusa è dell’ex consigliere comunale del Pd, Fabio Iannone, e riguarda la mensa per gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori che non partirà prima di gennaio 2017.

«Non solo – dice Iannone – ma il costo del ticket potrà gravare fino all’80 per cento sulle famiglie. I cittadini sanseverinesi stanno finalmente conoscendo la verità, hanno capito bene di che portata è il disastro finanziario causato da chi ci ha governato fino allo scorso giugno e di che portata è il fallimento amministrativo di questi signori».

Nella delibera numero 3 del 26 ottobre scorso, emessa dal commissario ad acta, Valentino Antonetti, si legge: «È previsto un risparmio di spesa per il servizio mensa scolastica fino al 31 dicembre 2016 e un incremento di entrata sugli anni successivi pari a una copertura di costi fino all'80 per cento». E dunque Iannone accusa: «Quale scusa possono trovare questi signori per giustificare il loro fallimento amministrativo e il disastro finanziario che hanno causato? Dopo aver dissanguato le casse comunali, causando milioni e milioni di euro di debiti, hanno, di fatto, penalizzato una comunità che non ha colpe. Farebbero bene a ritirarsi in esilio, così, non vedendoli, la nostra comunità potrà essere guidata, finalmente, in modo equilibrato e responsabile».

Le lungaggini per l’attivazione del servizio di mensa scolastica, stando anche alle testimonianze dei genitori, sta determinando gravi disagi ai cittadini. Infatti, molte famiglie in cui lavorano entrambi i genitori, hanno preferito affidare i loro figli, dopo l’orario scolastico, a strutture private, con un grosso disagio economico. Chiedo al commissario ad acta di attivare, quanto prima, le procedure affinché, dopo le vacanze natalizie, si possa mettere la parola fine alla questione».

Tutto questo, secondo gli addetti ai lavori, è frutto anche della pronuncia negativa da parte della sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei Conti, sulle “gravi irregolarità contabili e finanziarie” negli ultimi due anni.

Mario Rinaldi

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