«La mensa deve essere perfetta»

Angri, l’ex assessore Barba: ecco perché ho portato il pasto fuori della scuola

ANGRI. Continua la querelle sul servizio di mensa scolastica. Dopo la reazione di Palazzo di Città all’iniziativa di un genitore - del quale però non erano state riferite le generalità - che aveva portato all’esterno della scuola un pasto fornito dal servizio mensa, arriva la replica del genitore, che svela anche la propria identità.

Si tratta di Caterina Barba, ex consigliere comunale angrese la cui battaglia nei confronti del servizio di refezione scolastica, tiene a precisare, non ha niente a che fare con la politica, ma è legata esclusivamente alle sue preoccupazioni di madre. «Come mamma non sono disposta a tollerare che il servizio della mensa scolastica sia giudicato buono nel suo complesso dalla preside del primo circolo , spiega Barba - il servizio mensa deve essere ottimo. Cosa significa buono nel suo complesso? Può solo significare che ogni tanto c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe, ed è proprio questo che non sono disposta per nulla a tollerare».

Poi l’ex assessore continua con la sua ricostruzione dei fatti: «Quando ho scoperto che una confezione sigillata di cibo era senza etichetta, la quale dovrebbe contenere tutte le informazioni sull’alimento offerto ai bambini, mi sono preoccupata e sono andata a segnalare civilmente l’anomalia alle autorità competenti. La mia iniziativa, quindi, finalizzata semplicemente a tutelare la salute di mia figlia e di tutti gli altri bambini, è stata interpretata come una inaccettabile provocazione politica».

Caterina Barba non ci sta a vedere etichettate le sue preoccupazioni come una contrapposizione politica: «Se proprio la vogliono mettere sul piano politico, ebbene, sono disponibile ad un pubblico dibattito. L’argomento merita il coinvolgimento dell’intera cittadinanza. La questione della salute dei bambini non si può liquidare con un comunicato stampa».

Maria Paola Iovino

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